A 12 anni confessa di aver violentato e ucciso una bambina autistica di 9 anni
Un ragazzino brasiliano di 12 anni ha confessato di aver rapito, violentato e ucciso una bambina autistica di nove anni: il corpo della vittima è stato trovato in un bosco con i segni di abusi sessuali e di strangolamento. Raíssa Caparelli era scomparsa nel pomeriggio di domenica scorsa da un evento di beneficenza a cui stava partecipando insieme alla sua famiglia presso l'Unified Educational Center (CEU) di Anhanguera, un sobborgo di San Paolo.
Il corpo della giovanissima vittima è stato trovato a pochi chilometri di distanza dopo: era legato a un albero in un parco cittadino. Secondo gli investigatori non sarebbe stata impiccata perché i suoi piedi toccavano per terra, ma sarebbe comunque stata legata al collo e poi violentata e infine strangolata.
Il sovrintendente capo della polizia Eduardo Marturano – responsabile del dipartimento di San Paolo per i crimini contro i bambini (DHPP) -ha dichiarato: "Le lesioni alla sua faccia erano così gravi che era difficile persino identificarla". La vittima inoltre ha anche subito ferite brutali alle spalle, al corpo e alle gambe. Non sono state trovate armi sulla scena del crimine, ma i medici legali sospettano che la bambina sia stata colpita con un pezzo di legno, forse un ramo di un albero. Le telecamere di sicurezza hanno mostrato Raíssa Caparelli mentre si allontanava con un bambino di pochi anni più grande che, condotto in caserma, dopo un lungo interrogatorio ha confessato.