A 12 anni abusata dall’amico di famiglia pedofilo che aveva manipolato i suoi genitori
Portata via dalla sua casa da un pedofilo e abusata sessualmente per mesi mentre i suoi genitori lo lasciavano fare, vittime di una sorta di lavaggio del cervello che li rendeva succubi dell'uomo. È il calvario subito all'età di 12 anni da Jan Broberg, poi divenuta in età adulta attrice statunitense affermata. La sua agghiacciante e terribile storia, già diventata un libro, ora è al centro di un documentario realizzato per una serie televisiva. I fatti risalgono agli anni settanta quando nella tranquilla vita di Jan comparve Robert Berchtold, un uomo che sembrava affabile e che in poco tempo divenne amico di famiglia e quasi un secondo padre per lei. Berchtold riuscì a manipolare i genitori della ragazzina riuscendo addirittura a dormire nel letto della piccola con la scusa di doversi sottoporre una sorta di "terapia", sostenendo che era stato abusato da bambino e questa era l'unica cosa che poteva aiutarlo.
La 12enne fu costretta a subire continue molestie e dopo alcuni mesi infine l'uomo la drogò rapendola e portandola a vivere in un camper a duemila miglia di distanza dalla sua casa. Qui Jan ha continuato a subire gli abusi sessuali fino a quando l'uomo non è stato finalmente catturato. Incredibilmente, però, il pedofilo è riuscito a rapirla per la seconda volta due anni dopo. Scarcerato, aveva manipolato di nuovo i genitori della ragazzina che lo avevano accolto ancora a braccia aperte. Dopo essere stata tenuta in schiavitù per quattro mesi, Jan è stata salvata di nuovo, anche se non era più la stessa. L'uomo le aveva fatto credere che era stata rapita dagli alieni e che avrebbero dovuto compiere una missione sposandosi e concependo un bambino per salvare il mondo. Un trauma superato solo dopo anni di terapia: Jan Broberg ha iniziato a parlare delle sue esperienze solo 28 anni dopo la fine degli abusi.