Snowden, Russia contro Usa: “Ma quale estradizione? Non mai ha varcato confine”
L'incidente diplomatico tra Russia e Stati Uniti è sempre più vicino. Al centro della polemica, è quasi superfluo ricordarlo, il Caso Snowden. Se da un parte la Casa Bianca accusa il Cremlino di conoscere gli spostamenti della "talpa" del Datagate e di averli tenuti nascosti, dall'altra il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov sostiene che il suo governo "non ha nulla a che fare con Snowden", che anzi "non mai ha varcato il confine russo". Frase da interpretare, però, fanno notare alcuni osservatori; nel senso che il giovane potrebbe semplicemente non essersi mai mosso dall'area transiti dello scalo moscovita di Sheremetyevo, dove era giunto domenica pomeriggio da Hong Kong, senza dunque mettere piede sul territorio nazionale. Parafrasando Lavrov, "non mai ha varcato il confine russo". In ogni modo, le accuse che arrivano da Washington sono "assolutamente infondate e inaccettabili" ha aggiunto il ministro russo. "I tentativi di accusare la Russia di violare le leggi americane sembrano quasi un complotto".
Insomma, niente estradizione perché Snowden è ancora introvabile. Ieri l'informatico ha dato "buca" ai tanti cronisti che lo attendevano sul volo Su-150 della compagnia di bandiera russa "Aeroflot", che avrebbe dovuto condurlo a Cuba, né all’aeroporto dell’Avana. C'è da dire che anche la Cina si è risentita delle accuse rivolte dagli USA, in riferimento alla fuga della talpa da Hong Kong sulla quale Pechino avrebbe chiuso un occhio. Sono "senza fondamento" ha detto un portavoce della diplomazia cinese, Hua Chunying. "Non è ragionevole da parte degli Stati Uniti di dubitare della gestione da parte di Hong Kong di una questione conforme alla legge e le accuse contro il governo centrale cinese sono senza fondamento. La Cina non lo può accettare", ha dichiarato il portavoce durante una conferenza stampa. Attualmente Snowden è senza passaporto, e proprio per questo sarebbe in attesa (nell'aeroporto di Mosca?) di un documento da parte dell’Ecuador, cui ha chiesto asilo politico.
