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Siria, Trump pronto ad attaccare: annuncia scelte importanti in 24-48 ore

“Non ho il minimo dubbio su che cosa sia accaduto e chi sia il responsabile degli attacchi cimici” ha tuonato il Presidente Usa, annunciando decisioni importanti nelle prossime ore.
A cura di Antonio Palma
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Una nuova escalation militare si intravede all'orizzonte per la già martoriata Siria. Dopo le denunce di attacchi con l'uso di gas indiscriminato anche sulla popolazione civile che hanno visto tra le vittime anche molti  bambini, gli Usa minacciano ora di intervenire direttamente nel conflitto armato che da anni ormai insanguina il Paese mediorientale. Già lunedì un raid aereo aveva colpito una base governativa siriana nei pressi di Homs  anche se il Pentagono ha negato ogni coinvolgimento. Il Presidente Trump ora ha annunciato apertamente che è pronto a prendere decisioni importanti in merito. "Prenderemo decisioni importanti nelle prossime 24-48 ore" ha assicurato infatti il numero uno della  Casa Bianca durante una riunione di gabinetto proprio per discutere  dell'attacco chimico condotto su Douma dagli uomini di Hassad  nelle ore precedenti.

"Condanno gli atroci attacchi su siriani innocenti, condotti con armi chimiche proibite. Un attacco atroce, orribile. Stiamo studiando la situazione da vicino, siamo impegnati in una serie di meeting con le nostre forze armate. Prenderemo decisioni importanti nelle prossime 24-48 ore" ha tuonato Trump, aggiungendo: "Siamo molto preoccupati, qui stiamo parlando di umanità, non possono accadere cose del genere. Analizzeremo questi atti barbarici. Vedremo di chi sono le responsabilità, se è la Russia, se è la Siria, se è l'Iran… se sono tutti insieme, lo capiremo, lo scopriremo presto e la nostra reazione sarà rapida ". L'ipotesi è che possa scattare un raid missilistico dalle navi nel Mediterraneo come già accaduto in passato ma no è esclusa nemmeno l'ipotesi di raid aerei con una coalizione che vede in prima linea anche Francia e Gran Bretagna.

"Non ci sono prove di attacchi chimici" ha ribattuto Mosca, accusando con veemenza proprio gli Usa e i suoi alleati. "Avete avviato una campagna di aggressione contro la Russia e contro la Siria, un Paese sovrano. State usando toni offensivi che vanno ben oltre quelli della Guerra Fredda" ha dichiarato infatti L’ambasciatore rurro all'Onu, aggiungendo: "Non vi rendete conto fino a che livello di rischio state spingendo la situazione internazionale. Noi non vi chiediamo niente, noi non vogliamo essere vostri amici. Vogliamo solo delle relazioni civili, che voi disprezzate"

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