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Siria, Trump avverte Assad, Iran e Russia: “Non provocate una nuova tragedia”

Il messaggio del Presidente statunitense dopo l’annuncio di un trilaterale tra Russia, Iran e Turchia in vista di un nuova offensiva delle truppe governative nel Paese contro i ribelli. “Centinaia di migliaia di persone potrebbero essere uccise. Non permettiamo che questo accada!” ha scritto Trump.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante il calo dell'attenzione mediatica registrato negli ultimi mesi sul tema a livello internazionale, la guerra in Siria prosegue col suo carico di morte e distruzione e non sembrano apparire all'orizzonte segnali di tregua. A rilanciare pubblicamente la questione oggi è stato il Presidente statunitense Donald Trump che, attraverso i suoi soliti canali social, ha deciso di lanciare un nuovo avvertimento a Mosca e Damasco ma anche a Teheran che in maniera informale opera nel Paese con propri miliziani. Questa volta però non si traccia di minacce ma di un appello ad evitare altro spargimento di sangue. In particolare Trump ha parlato di Idlib , una delle province più martoriate della Siria e ancora al centro dei combattimenti tra ribelli e forze governate appoggiate dai russi.

"Il presidente Bashar al Assad non deve attaccare sconsideratamente la provincia di Idlib in Siria. E russi e iraniani farebbero un grave errore umanitario nel prendere parte a questa potenziale tragedia umana" ha scritto infatti Trump sul suo profilo twitter, aggiungendo: "Centinaia di migliaia di persone potrebbero essere uccise. Non permettiamo che questo accada!". Il messaggio del Presidente Usa arriva dopo l'annuncio di un trilaterale  tra Russia, Iran e Turchia, previsto il 7 settembre prossimo, per parlare della questione siriana e della prossima offensiva dei governativi. L'esercito  siriano infatti sta pianificando un’offensiva proprio a Idlib e nelle aree circostanti in mano agli  insorti che potrebbe dare vita ad una nuova escalation di violenza nel Paese.

Nei giorni scorsi lo stesso allarme era stato lanciato anche dal ministro degli Esteri francese e da quello britannico. "Una tale offensiva avrebbe conseguenze disastrose. Porterebbe ad una nuova importante catastrofe umanitaria e migratoria perché potrebbe direttamente minacciare i 3 milioni di civili conteggiati dall'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell'Onu nella regione" ha ricordato Parigi. Il pericolo maggiore però quello di un attacco chimico che prenderebbe di mira indiscriminatamente anche la popolazione civile come pure è avvenuto in passato. Per questo  Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno minacciato di rispondere con la forza in caso di un attacco chimico da parte dell’esercito siriano

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