Siria, Obama preme sul Congresso “Attacco per ridurre l’uso dei gas”

Barack Obama sembra ormai convinto che il Congresso darà il suo ok a un intervento militare in Siria e si augura che "il voto arrivi in tempi brevi". "Non è l'Iraq, non è l'Afghanistan. Stiamo parlando di un raid limitato, proporzionato, che è un messaggio non solo ad Assad, ma anche ad altri che potrebbero pensare di usare armi chimiche anche in futuro", ha aggiunto. Prosegue dunque l’opera di convincimento del Congresso da parte del Presidente USA che ha già incassato l’appoggio dei “falchi” repubblicani. Inoltre, Obama è certo che un'azione militare contro Damasco riuscirà ad a indebolire il regime di Assad e la disponibilità di armi chimiche, mentre assicura che gli Stati Uniti hanno in serbo una strategia che rafforzerà l'opposizione siriana.
Le dichiarazioni di Obama che seguono di poco l'annuncio di Israele di avere effettuato nel Mediterraneo un test missilistico congiunto con gli Usa, col premier israeliano che avverte: “Farci del male non è consigliabile”. Nel frattempo, l’Iraq schiera 30mila soldati a confine e la Russia impone il divieto di sorvolo agli aerei civili dello spazio aereo siriano per le ostilità in corso.