Siria: Assad continua a bombardare Aleppo, in migliaia scappano via (VIDEO)
Peggiora di giorno in giorno la situazione in Siria e in particolare ad Aleppo, seconda città del Paese da qualche giorno teatro della controffensiva dell’esercito di Bashar al Assad. Aleppo era diventata la roccaforte dei ribelli i quali stanno provando a resistere contro gli attacchi delle forze del presidente. Gli appelli per l’emergenza in Siria quasi si sprecano, lo stesso capo dei ribelli in esilio ha esortato la comunità internazionale a intervenire per evitare un massacro di civili nel Paese e ad armare l’esercito dei ribelli. Un massacro che diventa più pesante ora dopo ora: in una settimana sarebbero morte quasi 200 persone e in migliaia, terrorizzati per ciò che sta accadendo nelle loro città, stanno scappando via.
È un esodo di massa, che conta almeno 200mila persone, che provate da mesi di guerra non riescono a reggere più e decidono di lasciare le loro case per andare nei campi oltre i confini. Dei numeri sottolineati dall’Onu che sono il segno di una escalation di violenza che ormai nessuno può più sottovalutare. E mentre la diplomazia non riesce a trovare un accordo, sulla situazione in Siria è intervenuto anche il segretario della Difesa americano, Leon Panetta, secondo il quale “Aleppo è un nuovo esempio tragico della violenza cieca alla quale è ricorso il regime contro il suo popolo”. Assad, in questo modo, “si sta scavando la fossa”.
L’esercito di Assad dice di controllare Aleppo, ma i ribelli smentiscono – Intanto, ancora da Aleppo, arriva notizia che l’esercito siriano avrebbe conquistato una parte del quartiere roccaforte dei ribelli di Salaheddine: a riferirlo sono fonti della sicurezza a Damasco, smentite però proprio dal capo dei ribelli secondo cui le truppe di Assad “non sono avanzate di un metro”. Il comandante dei ribelli, al contrario, ha fatto sapere di aver lanciato un nuovo assalto riuscendo a distruggere quattro carri armati. Dalla Siria, intanto, sono tornati e stanno bene i due tecnici italiani che erano stati rapiti.