Sindaco di Palermo, centrosinistra spaccato e spunta Gianfranco Miccichè
Non bastavano le diatribe nel centrosinistra, le indecisioni del Terzo Polo e i dubbi del centrodestra, a Palermo ora ci si mette anche l'ex sottosegretario ed ex Ministro Gianfranco Miccichè, che annuncia la sua candidatura alle prossime elezioni per il sindaco del capoluogo siciliano alla testa del suo movimento Grande Sud. Miccichè ha confermato la sua candidatura alla carica di primo cittadino parlando con i cronisti al Palazzo di giustizia di Palermo dove era atteso per testimoniare nel processo contro l'ex consigliere regionale Alberto Acierno. "Mi candiderò certamente in una lista mia, diversa da quella del Pdl" ha detto il deputato chiarendo ancora una volta le sue posizioni distanti da quelli del partito di Berlusconi.
La candidatura di Miccichè era comunque nell'aria e lo stesso onorevole aveva già fatto intendere di volersi presentare per la corsa a Palazzo delle Aquile qualche giorno fa, quando intervenuto ad un convegno del suo partito aveva detto "sto pensando che Grande Sud deve candidarsi da solo in tutte le città con un proprio sindaco, forse a Palermo io stesso". La distanza dagli ex alleati del Pdl si è fatta sempre più ampia e nelle ultime settimane il leader di Grande Sud ha rimarcato più volte la differenza dal Popolo della libertà e non vuol sentir parlare di corrente sudista del Pdl, nonostante continui a proferire parole di elogio per l'ex Premier.
La candidatura a sindaco di Palermo da parte di Miccichè si colloca certamente in un clima tutt'altro che disteso tra le forze politiche e con forti contrasti all'interno delle coalizioni. Lo stesso deputato ricorda che "se ci fossero tre candidature, la mia il centrosinistra e il centrodestra, non avrei alcuna speranza, ma non è così perché ci sono molte candidature" e l'ex Ministro è convinto di poter rappresentare un degno avversario. Dopo le dimissioni del sindaco, a Palermo per le amministrative si rischia effettivamente di avere molti candidati anche negli stessi schieramenti, come nel centrosinistra che dopo la marcia indietro sulle primarie ora rischia di sfaldarsi.
Se dalla direzione centrale del Partito democratico ormai si pensa ad accantonare le primarie, formalmente sospese, non la pensano così i tanti responsabili locali e tutti gli altri alleati. Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Verdi hanno già rifiutato un incontro con il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, e per il momento continuano a fare campagna elettorale per i propri candidati a cominciare da Leoluca Orlando e Antonella Monastra. Dal Pd in molti puntano invece su Rita Borsellino senza passare per le primarie, ma in ballo vi sono anche l'alleanza con il Terzo Polo e soprattutto quella con il Mpa del Governatore Lombardo, per nulla gradita all'Idv e alla sinistra. L'appuntamento elettorale per le primarie, fissato al 26 febbraio, sembra ormai saltato e ognuno corre per sé, anche se tutti non fanno altro che richiamare all'unione di coalizione in vista delle elezioni comunali.