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Silvio Berlusconi ammette: “Ho avuto paura, torno in campo nell’interesse degli italiani”

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi domani sarà dimesso dall’ospedale. In un’intervista ammette: “È stato molto doloroso, ora però è passato. Tutti sanno che i dolori, le disavventure fisiche non mi hanno mai fermato. L’unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l’ottimismo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo i giorni di ricovero al San Raffaele di Milano, dove è stato operato per un'occlusione intestinale, Silvio Berlusconi rilascia un'intervista al Corriere della Sera: "È stato molto doloroso, ora però è passato. Tutti sanno che i dolori, le disavventure fisiche non mi hanno mai fermato. L'unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l'ottimismo". Il Cavaliere è stato costretto a saltare alcuni appuntamenti elettorali, ma non ha mai smesso di sentire telefonicamente i suoi, per dare indicazioni. Anche adesso, che i suoi figli lo vorrebbero in convalescenza, il leader di Forza Italia dice di avere fretta di tornare a lavorare: "Disobbedisco da sempre ai miei figli, anche se considero il loro amore per me il sentimento più prezioso della mia vita. Ma non sarei io se non rispondessi ad un dovere che sento come ineludibile". Domani sarà dimesso e potrà tornare a casa.

"Se ho avuto paura? Sì. Non si deve aver paura di confessare di aver avuto paura", ammette Berlusconi, che racconta di aver fatto affidamento sulla sua fede in Dio. Berlusconi dice di essere in campo solo perché ha a cuore gli interessi degli italiani, nessun tornaconto personale: "Ho subito ingiustizie enormi, ma non devo riscattarmi da nulla: con me la vita è stata generosa. Voglio impegnarmi per affrontare il grande pericolo di questa stagione, che preoccupa molti osservatori internazionali: il disegno egemonico della Cina".

Matteo Salvini si è informato sulle sue condizioni di salute con la figlia Marina. Per il Cav il ministro degli Interni è "continuamente sotto scacco del M5S", "è una formidabile macchina da comizi, ma non è riuscito a orientare il governo alla realizzazione di qualche punto del programma di centrodestra grazie al quale sono stati eletti nei collegi molti suoi parlamentari insieme a quelli di Forza Italia e Fratelli d'Italia. La conseguenza è che Salvini condivide le decisioni sbagliate dei Cinque Stelle assumendosene così la corresponsabilità davanti agli elettori". Poi aggiunge: "Questo governo fa male alle imprese, ci fa perdere posti di lavoro, attenta alle nostre libertà e anche dal punto di vista della sicurezza avrei qualcosa da dire". Il leader azzurro non crede che Salvini voglia "rottamarlo": "E poi penso che la ‘rottamazione' sia una formula che non porta bene ai sedicenti ‘rottamatori'".

"Il centrodestra – puntualizza anche rispetto alle alleanze – è il presente e sarà anche il futuro. L'abbiamo fondato noi 25 anni fa e lo dimostrano i successi nelle amministrazioni locali e le difficoltà di questo governo. Non esiste un'alternativa credibile al centro-destra che sia anche vincente". Sullo scenario europeo, spiega invece: "Il Partito popolare europeo deve lasciare l'alleanza con le sinistre e dar vita ad una nuova alleanza con i liberali, i conservatori, i partiti democratici di destra. Siamo riusciti a far eleggere il nostro Tajani a presidente del Parlamento europeo proprio così, senza i voti del Pse. Sono convinto che tanto Salvini quanto Viktor Orbán capiranno il valore di questa alleanza. D'altronde i sovranisti, anche quelli italiani, al Parlamento europeo saranno una forza minore. Da soli non conteranno nulla, non avranno alcun ascolto. Il Ppe invece è decisivo per qualsiasi maggioranza. Dal suo interno lo indurremo a realizzare questo cambiamento".

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