Si suicidò per evitare lo sfratto, M5S compra la casa e la restituisce alla famiglia
Non saranno costretti ad andare via la moglie e i figli di Giovanni Guarascio, il muratore che il 14 maggio del 2013, all’età di 64 anni, si diede fuoco per non mettere la propria casa all’asta. Non saranno costretti a traslocare dalla loro casa di Vittoria, in provincia di Ragusa, perché i deputati siciliani del Movimento 5 Stelle hanno comprato quella casa finita all’asta e passata di mano per un piccolo debito con una banca e l’hanno restituita alla famiglia del muratore suicida. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle hanno comprato la casa con le somme che accantonano mensilmente rinunciando a parte del loro stipendio e subito l’hanno restituita alla famiglia di Guarascio. Il Movimento 5 Stelle, parlando di una donazione altamente simbolica, ha così voluto accendere i riflettori sulla legge voto sull'impignorabilità della prima casa, da loro fortemente voluta. Si tratta di una legge che è stata approvata all'unanimità dall'Ars il 22 ottobre del 2014, ma da allora ha fatto pochissima strada a Roma.
Il Movimento 5 Stelle: “Non possiamo permettere altri casi Guarascio” – “È ora – hanno detto i deputati del Movimento 5 Stelle – che la legge metta il turbo. Non possiamo permettere che ci siano altri casi Guarascio, cui stiamo pensando di intestare la legge. Renzi non faccia orecchie da mercante, eventuali prossime vittime le avrebbero sulla coscienza lui e la sua maggioranza”. I particolari della donazione ai parenti del muratore e lo stato della legge a Roma saranno comunicati nel corso di un incontro con i giornalisti che avverrà venerdì prossimo alle 11 davanti alla casa della famiglia Guarascio in via Brescia 214 a Vittoria: saranno presenti i deputati regionali del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e i portavoce nazionali Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.
