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Si indaga sulla morte di Elisa Benedetti: il decesso forse causato dall’ipotermia

Proseguono le indagini per chiarire le cause della morte di Elisa Benedetti, la giovane studentessa di Città di Castello scomparsa sabato notte. Ieri è stato rinvenuto il corpo nei boschi di Civitella Benazzone.
A cura di danila mancini
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la fiat punto grigia non lontano dalla quale è stato trovato il corpo di elisa benedetti

Le ricerche della ragazza di Perugia, scomparsa sabato notte, si sono fermate ieri: Elisa Benedetti è stata trovata morta. Il suo corpo era nei boschi di Civitella Benazzone, non lontano dall'auto, abbandonata a qualche chilometro di distanza. E' stato rinvenuto da un elicottero, impegnato ad ispezionare la zona. Elisa era riversa sulla riva, vicino ad un laghetto artificiale; addosso non aveva più il suo maglione ed era sporca di fango. Il corpo è stato trasportato all'obitorio dell'ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia.

Gli esiti di un primo esame esterno, eseguito dal medico legale Annamaria Verdelli, parrebbero escludere l'ipotesi della violenza sessuale e, infatti, sembra che quella più accredita sia la morte per ipotermia. A confermarla, alcuni indumenti trovati appesi a dei rami, non distante da dove è stato rinvenuto il corpo, che tra l'altro presentava anche piccole escoriazioni, forse graffi.

Secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere accaduto che Elisa, camminando nel buio in una zona così impervia, sia in qualche modo caduta nel torrente. Si sarebbe tolta gli abiti da dosso per farli asciugare, accelerando però l'ipotermia. Si tratta solo di ipotesi, sarà l'autopsia a stabilire le reali cause della decesso.

Sabato sera Elisa, insieme all'amica e collega Vanessa (lavoravano nello stesso call center) si sono fermate al Bar di Ponte Rio, dove hanno conosciuto 4 nordafricani, con i quali poi si sono scambiati i numeri di telefono. Vanessa ha confessato che entrambe avevano bevuto qualche bicchierino di troppo. A Ponte Felcino, sulla strada verso casa, l'auto sulla quale viaggiavano le due amiche, una Fiat Punto grigia, è rimasta coinvolta in un piccolo tamponamento. Vanessa è scesa dalla vettura ed è salita su quella dell'altro conducente, per compilare il Cid. Ed è in quegli attimi che è avvenuto qualcosa di inspiegabile: Elisa si è messa alla guida dell'auto di Vanessa e si è allontanata. Ha più volte chiamato i carabinieri, raccontando anche di essere stata violentata. Le telefonate le ha effettuate, non con il suo cellulare, che era scarico, ma con quello dell'amica. Ed è proprio con questo telefono che  Elisa si è allontanata nel bosco…

Lunedì mattina sarebbe stata riascoltata Vanessa: le forze dell'ordine voglio assicurarsi della veridicità della sua versione.

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