Si ferma per aiutare un amico preso di mira da gang, stuprata e uccisa a colpi di pietra
Rapita, violentata per ore e infine uccisa a colpi di pietra da una banda di criminali solo perché si era fermata per aiutare un amico che era stato preso di mira dal gruppo in strada. È la terribile storia di una giovane studentessa sudafricana, la 21ene Hanna Cornelius, trovata esanime in una pozza di sangue in alcuni cespugli ai lati della strada a Stellenbosch, nell'hinterland di Città del Capo. La ragazza, al volante della sua auto, si era fermata per dare un passaggio al compagno di studi Cheslin Marsh, 22 anni, dopo aver notato che una banda di ragazzi lo aveva preso di mira insultandolo pesantemente. Questo è bastato però perché il gruppo si avvicinasse mettendo in moto la terribile violenza.
I due giovani sono stai sequestrati e poi condotti con la stessa auto in periferia dove sono avvenute le violenze. Prima è toccato al 22enne, che era stato rinchiuso nel bagagliaio per il viaggio, brutalmente picchiato e poi lasciato agonizzante perché creduto morto. Poi è toccato alla 21enne che è stata violentata a turno dal branco prima di essere uccisa. L'allarme è stato lanciato solo quando il 21enne, barcollando e sanguinante è riuscito raggiungere una casa vicina. Proprio grazi alla sua testimonianza quattro uomini tra i 27 e i 33 anni sono stati poi identificati e arrestati con le pesantissime accuse di omicidio, rapimento, rapina e stupro. "ERo uscito con degli amici e stavo usando lo skateboard per tornare a casa, ma quando Hannah mi ha visto ha insistito per darmi un passaggio per evitare che quella banda potesse derubarmi" ha raccontato ancora sotto shock il 22enne che porta sul corpo i segni di quella terribili violenza.