Default USA, raggiunto in extremis l’accordo al Senato
Dopo settimane di diatribe tra democratici e repubblicani l'accordo per sbloccare lo shutdown negli Stati Uniti è stato finalmente raggiunto. Lo rende noto la Cnn. Il testo sull'aumento del tetto del debito del Paese ora andrà alla Camera, per ricevere il via libera definitivo nell'ultimo giorno a disposizione prima del default. Dopo il dietrofront della U.S. House of Representatives per ben due volte e la sospensione delle trattative, i rispettivi leader di repubblicani e democratici in Senato, Mitch McConnell e Harry Reid, sono tornati a sedersi al tavolo e trovato l'intesa definitiva.
Ora si punta a velocizzare l'iter legislativo: la Camera voterà per prima, per poi inviare il testo al Senato che lo approverà in forma identica, servirà poi solo un voto procedurale con maggioranza di 60 voti per condurre il provvedimento verso l’approvazione finale. Ad ogni modo, il tempo stringe visto che da domani il Tesoro USA non sarà più in grado di onorare i propri debiti. Ma nel frattempo, i rumors sull’accordo in arrivo hanno fatto schizzare in alto Wall Street, con il Dow Jones che fa segnare un incremento di oltre 200 punti, o l’1,33%, a 15.371,9 punti. Bene anche lo S&P’s (+1,39% a 1.721,66 punti) e il Nasdaq (+1,22% a 3.840,27 punti). Nel contempo l'agenzia Fitch ha messo sotto osservazione il rating degli Stati Uniti, temporaneamente confermando la prestigiosa "tripla A".