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Più sostenibili in cucina, cominciando dalla frutta

Prendersi cura di sé e vivere in modo più sostenibile è possibile imparando soprattutto a gettare meno. In Italia la frutta già matura o imperfetta è ancora troppo bistrattata, ma basta poco per cambiare le cose. Leggi i nostri consigli!
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A cura di Ciaopeople Studios
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La frutta fresca si classifica ancora come l'alimento più sprecato e buttato via dagli italiani secondo il report 2022 dell'Osservatorio Waste Watcher. Come ogni anno, i riflettori su questo tema si sono accesi lo scorso 5 febbraio in occasione della “9° giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare”, ricordandoci che c'è ancora tanto da fare partendo dalle buone abitudini quotidiane. A finire nel cestino (circa 30 chili l'anno a persona), sono gli alimenti arrivati a scadenza, maturati qualche giorno in più o avanzati perché comprati in eccesso: un danno ancora troppo grande non solo in termini di risorse e denaro, ma anche e soprattutto ambientali.

Eppure gli italiani si riconfermano attentissimi in cucina, seppur meno rispetto all'anno scorso. Rimaniamo infatti i più virtuosi nel report annuale che analizza le abitudini di altri sette Paesi. Negli Stati Uniti, ad esempio, ogni persona butta via circa 1,5 chili a settimana contro i 600 grammi del Bel Paese. La tradizione culinaria è sempre stata dalla nostra parte e non è difficile trovare ricette svuotafrigo gustose, che ci aiutano a non sprecare e a valorizzare tutto quello che i meno attenti considererebbero scarto. Cucinare una marmellata di arance quando il frutto risulta un po' ammaccato, ad esempio, oppure preparare una golosa confettura mescolando più varietà di frutta già matura o con l'esterno grinzoso sono metodi anti-spreco che fanno bene al Pianeta arricchendo la nostra colazione. Il piacere del fare è una buona abitudine che le nostre nonne conoscevano bene e da cui la vita frenetica ci ha allontanati, ma è davvero una pratica così faticosa come pensiamo? Con cameo Fruttapec è facile salvare la frutta trasformandola in dolcezza tutta da mangiare. Bastano solo tre minuti di cottura e un cucchiaino per assaggiarla: la frutta non va nel cestino e l'ambiente ringrazia.

Le buone pratiche per sprecare meno sono tante e possono essere applicate ogni giorno, molti intervistati in merito già lo sanno: il 57% prepara un menù settimanale in modo da comprare solo il necessario, assecondando le scadenze e cucinando via via gli alimenti. Un altro suggerimento utile mentre si fa la spesa è quello di non fermarsi alle apparenze, a volte la frutta può avere una forma strana o la buccia imperfetta, ma andare oltre le apparenze significa molto anche per ridurre lo scarto lungo la filiera. Non sempre il cibo appena scaduto è pericoloso, il 78% è attento a verificare se può essere ancora commestibile, magari cucinandolo o trasformandolo in altro: cracker o fette biscottate non più fragranti possono diventare dell'utile pangrattato, così come pasta o riso possono essere ancora mangiati per qualche mese dopo la scadenza.

Se i consumatori sono sempre più sensibili quando si parla di lotta allo spreco, anche alcune aziende e commercianti negli ultimi anni si stanno impegnando: il progetto Too Good To Go consente di salvare tantissimi alimenti vicini alla scadenza o invenduti, semplicemente navigando sulla App e acquistando nei negozi intorno a noi a prezzi più bassi. Tra i prodotti messi a disposizione nelle Magic Box XL anche una selezione cameo, per suggellare una partnership dal messaggio chiaro: lo spreco non è mai accettabile. La prossima volta che ci troveremo di fronte una pesca o una fragola ammaccata… pensiamo a quanto diventerebbero buone in una dolcissima confettura! Salviamo tutta la frutta che possiamo, magari leggermente imperfetta, ma assolutamente buonissima e ricca di nutrienti, azzerando il counter sulla pagina dedicata alla campagna Sensi di Polpa.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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