L’ufficiale e la spia, la storia vera del caso Dreyfus dietro al film di Roman Polanski
Questa sera alle ore 21.20 andrà in onda su Rai3, in prima tv, L'ufficiale e la spia, l'ultimo film del 2019 diretto da Roman Polanski ispirato alla storia vera del caso Dreyfus.
Uscito in Francia con il titolo J'accuse, come l'omonimo articolo pubblicato nel 1898 da Émile Zola, il film è stato candidato a numerosi premi internazionali, tra cui i David di Donatello e l'European Film Awards, ed ha ricevuto il Gran premio della giuria alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nell'anno della sua uscita.
Un dramma storico con protagonisti Jean Dujardin, Louis Garrel ed Emmanuelle Seigner che racconta uno dei più noti e clamorosi errori giudiziari della storia, in cui accuse infondate, spionaggio militare e antisemitismo si intrecciano ai danni del capitano dell'esercito francese Albert Dreyfus.
La vera storia che ha ispirato il film L'ufficiale e la spia
Francia, 5 gennaio 1895: il capitano Albert Dreyfus viene accusato di tradimento e spionaggio per aver passato informazioni riservate all'esercito tedesco, e condannato all'esilio sull'Isola del Diavolo, nella Guyana Francese. Al processo assiste anche il generale Georges Piquart, il quale, una volta nominato capo della Sezione di statistica dei servizi segreti francesi, decide di riesaminare i documenti che hanno portato all'accusa del capitano, che si è sempre dichiarato innocente.
Nel corso delle sue indagini scopre che il documento incriminato su cui si è basata l'accusa non è stato scritto da Dreyfus, bensì dal maggiore Ferdinand Walsin Esterhazy, la vera spia dei tedeschi. I suoi superiori, tuttavia, rifiutano di riaprire il processo per evitare lo scandalo che coinvolgerebbe l'esercito francese, rivelandone la corruzione imperante. Dreyfus, inoltre, è di origine ebraica, per cui rappresenta il perfetto capro espiatorio.
Piquart, inizialmente rimosso dall'incarico e allontanato da Parigi, vi fa in seguito ritorno per denunciare l'accaduto ad un suo amico avvocato, il quale a sua volta coinvolge una serie di intellettuali, tra cui Émile Zola, per istituire un comitato in difesa del capitano ingiustamente accusato. Quest'azione costa sia a Piquart che a Zola l'arresto e la detenzione, ma il loro impegno porta alla riapertura dell'affaire Dreyfus, come divenne noto il caso nel paese.
Tra innocentisti e colpevolisti, la Francia si divide, mentre il processo si protrae fino al 12 luglio 1906, giorno della definitiva assoluzione di Albert Dreyfus, a seguito della quale viene reintegrato nell'esercito. Anche Piquart viene riabilitato e nominato nel 1907 ministro della guerra, mentre Zola non vedrà mai la fine del processo, a causa della morte sopraggiunta nel 1902.
5 libri da leggere per approfondire il caso Dreyfus
Se il caso Dreyfus vi ha incuriosito e volete saperne di più, vi consigliamo 5 libri acquistabili su Amazon che raccontano la vicenda: oltre al celebre J'accuse di Zola, L'affaire Dreyfus. La verità in cammino a cura di Massimo Sestili e con prefazione di Roberto Saviano, in cui il testo di Zola viene presentato integralmente, L'ufficiale e la spia di Robert Harris, peraltro co-autore della sceneggiatura del film di Polanski, Il caso Dreyfus. Cronaca di un'ingiustizia di Mathieu Dreyfus, fratello di Albert, e L'antisemitismo e l'Affaire Dreyfus di Bernard Lazare.
E se il film vi ha tenuti incollati allo schermo, sarete felici di sapere che L'ufficiale e la spia è disponibile anche in dvd e blue-ray.