Festa della Repubblica: 15 libri da leggere per comprendere la storia dell’Italia
Leggere per capire cosa successe il 2 Giugno del 1946: un dovere per le generazioni, nuove e vecchie, che abitano l’Italia di oggi. In questa data, il primo referendum istituzionale segna la vittoria della Repubblica sulla Monarchia. Cosa vuole dire? È il trionfo degli ideali di democrazia, libertà, parità, giustizia. Ma questo momento storico segna anche la prima partecipazione popolare effettivamente riconosciuta agli affari di politica e di partito.
Tuttavia la storia della Repubblica non può essere la vicenda di un giorno: affonda le proprie radici nell'Unità d’Italia del 1861, ma è anche il frutto di sentimenti nati all'oscuro del regime fascista, sbocciati poi con la Liberazione del 25 Aprile 1945.
Ma gli ideali vanno rispolverati, riempiti di nuovo senso. E l’unico modo per farlo è scavare nella storia di quegli anni: attraverso le parole di giornalisti, politici e storici, uomini e donne, riscopriamo le radici del pensiero politico italiano. Dalla Liberazione attraverso la Resistenza fino alle prime azioni di una nuova politica egualitaria, ecco una selezione di alcuni tra i libri più importanti per celebrare e conosce la Festa della Repubblica, disponibili su Amazon.
1. La costituzione spiegata a mia figlia di Giangiulio Ambrosini
In questo titolo dall’intento pedagogico, Giangiulio Ambrosini condensa tutto ciò che dell'istituzione della Repubblica può essere spiegato ad una bambina. La costituzione spiegata a mia figlia è articolato in 16 dialoghi; con un linguaggio piano e un lessico semplice, l’autore introduce alla narrazione dei fatti storici puri: non ci sono termini politici incomprensibili, ma solo una serie di accenni alle norme che hanno dato vita allo stato di diritto.
2. Costituzione della Repubblica Italiana
Costituzione della Repubblica Italiana. Con cronologia delle modifiche è il testo della Costituzione Italiana vera e propria. Curato da Gianfranco Pasquino, con introduzione di Tullio De Mauro, vuole essere una difesa alla purezza del testo costituzionale nella sua perfezione, in contrasto con quanti ne propongono modifiche e ritocchi. La massima espressione di pluralismo, progressismo e inclusività non necessita di aggiornamenti, lo si può constatare attraverso la lettura integrale.
3. Storia del dopoguerra dalla Liberazione al Potere DC di Antonio Gambino
Disponibile ormai solo in versione usato vintage, Storia del dopoguerra dalla liberazione al potere DC è un titolo del 1975 che propone un excursus storico di un arco di 35 anni, dalla Liberazione del 1945 alla presa di potere della Democrazia Cristiana. Antonio Gambino, con le sue doti giornalistiche, riporta l’esperienza lavorativa in un testo storico: prende in considerazione fatti e persone, cerca nessi, indaga nei punti oscuri e mostra un processo di evoluzione politica che, ad oggi, potremmo ritenere ancora in corso.
4. 2 giugno 1946 di Federico Fornaro
2 Giugno 1946. Storia di un referendum è il libro scritto da Federico Fornaro, politico di professione, che in queste pagine porta all’attenzione del lettore l’eccezionalità del fenomeno repubblicano italiano. Come sottolineato da Calamandrei – altra figura politica di spessore del secolo scorso – «Mai nella storia è avvenuto, né mai ancora avverrà che una repubblica sia stata proclamata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul trono il re». Si pone l’accento sulla coesistenza di tensioni polarizzate e opposte, che si uniscono in un alto momento unitario del popolo per stabilire le sorti di un futuro comune.
5. Donne della repubblica a cura di Dacia Maraini
Tra le unicità del 2 Giugno, per la prima volta le donne vennero chiamate al voto. A valle di una guerra, la Seconda Guerra Mondiale, che le aveva viste protagoniste attive di una storia fino ad allora dettata dagli uomini, le donne rivendicano il loro valore. In Donne della Repubblica troviamo le biografie di 15 personaggi: scrittrici, giornaliste e politiche mettono la propria esperienza al servizio della narrazione di un momento storico essenziale, quello della fondazione della Prima Repubblica.
Tina Anselmi, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Lina Merlin, Teresa Noce, Marisa Ombra, Camilla Ravera, Alba de Céspedes, Fausta Cialente, Ada Gobetti, Iris Origo, Renata Viganò, Anna Magnani, la sarta Biki e la leggendaria Dama Bianca: le loro vite raccolte e introdotte da Dacia Maraini.
6. L’orologio di Carlo Levi
Con un breve salto indietro nel tempo, arriviamo a L’Orologio di Carlo Levi, che narra una storia di tre giorni ambientata nel 1945: in un arco temporale così breve, si esaltano le tensioni che tirano e modificano i fili della politica. Dal governo Parri, all’avvento di Alcide De Gasperi: la storia è una trama che non si può slegare. L’autore ci lascia un messaggio: la necessità di guardarsi indietro, per spiegare ciò che abbiamo davanti.
7. Almanacco della Repubblica
Tra i titoli più recenti compare Almanacco della Repubblica. Repertorio ragionato della politica italiana 1945-2021: un volume che tramite eventi, date e numeri traccia l’abecedario della Repubblica Italiana, dalla Liberazione dell’Italia del 25 Aprile 1945 ad oggi. Quasi un manuale che, in termini spiccioli e concetti veloci, delinea in maniera esaustiva la Storia scritta dalle elezioni politiche che si sono susseguite negli anni. Per completezza, in appendice è allegato il testo integrale della Costituzione, con un focus particolare sulle principali leggi.
8. La giornata d’uno scrutatore di Italo Calvino
La giornata d’uno scrutatore è un libro scritto da Italo Calvino, edito da Mondadori. Il testo ruota intorno a una questione: “Quanto ci si può sentire davvero uomini liberi?”. Se lo chiede Amerigo Ormea, scrutatore in un seggio di Cottolengo di Torino: l’esperienza apre le porte a una riflessione sulla condizione umana, in una Repubblica ormai fatta e imperfetta, quella del 1963. L’autore descrive in poche pagine come gli ideali di 17 anni prima siano cambiati, alla luce di una nuova consapevolezza: non c’è vera libertà, anche in un regime repubblicano, se nessuno si interessa alla miseria dilagante. L’infelicità umana è il filo conduttore di ogni epoca politica, repubblicana o monarchica che sia.
9. Storia della Repubblica di Guido Crainz
In un testo discorsivo e scorrevole, Guido Crainz narra Storia della Repubblica: l’Italia dalla Liberazione ad oggi. Servendosi di numerose fonti piuttosto eterogenee, dai testi puramente politici quali leggi e edizioni della costituzione, a fonti giornalistiche, cinematografiche e musicali, l’autore ci guida in una lettura intensa, intrisa di emozioni tutte umane. Con lo scopo di mostrare come la storia sia una questione di attori in carne ed ossa e non di date da manuale, Crainz delinea il processo evolutivo, frutto di una compartecipazione di tutti i prodotti umani: artistici, teatrali e finanche di design.
10. Storia d'Italia dal 1861 al 1997 di Denis Mack Smith
Tra i compendi storici contemporanei più completi annoveriamo sicuramente Storia d'Italia dal 1861 al 1997, del grande storico Denis Mack Smith. In questo trattato di 15 capitoli, lo studioso, che ha dedicato la sua carriera allo studio della storia politica italiana, analizza i prodromi della Repubblica nella proclamazione dell’Unità d’Italia del 17 Marzo 1861. La narrazione prosegue con l’analisi degli eventi fino al 1997, con l’allora Governo Prodi, per un quadro completo dell'evoluzione del sistema repubblicano.
11. Storia linguistica dell'Italia repubblicana dal 1946 ai nostri giorni di Tullio De Mauro
Unità di pensiero e di opinione si basano anche sull’unità di parola: il grande linguista Tullio De Mauro ci mostra una storia alternativa, quella della parola, in Storia Linguistica dell’Italia Repubblicana dal 1946 ai giorni nostri. In un paese contadino, non scolarizzato e in larga parte non ancora alfabetizzato, la lingua comune è chiamata a una sfida: comunicare alla popolazione. E a questo compito deve rispondere la pluralità dialettale, in un panorama ancora molto distante dall’omogeneità, come De Mauro aveva già mostrato in Storia Linguistica dell’Italia Unita, dove veniva trattata l'evoluzione dell'italiano come lingua d'unità dal 1861 al 1945.
12. Autobiografia di una repubblica di Guido Crainz
Ancora Guido Crainz in un’opera in cui la Repubblica prende la parola per interrogarsi sulla propria storia. Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell’Italia attuale si apre con un interrogativo: dove affonda le radici la storia dell’Italia oggi. Secondo l’autore, come secondo molti altri, la risposta si trova nell’eredità lasciata dal ventennio fascista, periodo chiave per la formazione di una coscienza politica popolare. L’autore così si giostra nella complessità dei principi repubblicani, che vivono e mutano in stagioni diverse, dal ‘68 di Pasolini, allo scandalo di Tangentopoli, alle speranze mal riposte della Seconda Repubblica.
13. L'Italia s'è ridesta di Aldo Cazzullo
Con un palese riferimento all’inno di Mameli, L'Italia s'è ridesta: viaggio nel paese che resiste e rinasce è l’invito di Aldo Cazzullo a riprendere in mano le redini della propria storia. Scritto a valle della grande crisi del 2008 e pubblicato nel 2013, questo volume invita il popolo italiano a credere innanzitutto nelle proprie possibilità di uomini; allo stesso tempo esorta la politica nazionale, ormai «nave sanza nocchiere in gran tempesta», a guidare l'Italia verso una ripresa di successo.
14. Storia dell'Italia moderna di Giorgio Candeloro
C’è chi si sofferma su un arco temporale più vasto e chi, come Giorgio Candeloro, dedica la sua attenzione a soli 5 anni di storia politica, in Storia dell’Italia Moderna: la fondazione della Repubblica e la ricostruzione (1945-1950). Con un nome che ormai domina incontrastato nel panorama storico-politico italiano, l’autore descrive gli anni clou della svolta, dalla sudditanza di guerra al nuovo sistema elettorale. Il linguaggio, fruibile per tutti, non penalizza in alcun modo il valore scientifico del testo.
15. Storia d’Italia di Indro Montanelli e Mario Cervi
Stringiamo ancora di più il campo con Storia d’Italia. L’Italia della Repubblica (2 Giugno 1946 – 18 Aprile 1948), di Indro Montanelli e Mario Cervi. Giornalisti, storici, uomini di vasta cultura, gli autori scandagliano fin nelle minuzie il biennio che intercorre tra il referendum del ‘46 e le prime elezioni politiche italiane del 18-19 Aprile ‘48. Qui la guida del paese passa alla Democrazia Cristiana, che vedrà la figura di De Gasperi dominare la scena politica italiana fino al 1953. Anni densi di eventi, che gli autori ci restituiscono con penna veloce e periodare fluente, che richiama i toni del giornalismo d’inchiesta più raffinato.