Shibari mortale a Roma: ragazza perde la vita durante un gioco erotico, l’altra è grave
Si chiama Shibari, la tecnica erotica di bondage giapponese che ha provocato la morte di una ragazza leccese a Roma. Erano circa le 5 del mattino quando un ingegnere meccanico di 42 anni ha allertato le polizia: in un garage dell'Agenzia delle Entrate in Via Settebagni a Roma gli inquirenti hanno rinvenuto il cadavere della ventiquattrenne leccese, morta per impiccagione, e il corpo sfiancato dell'altra partecipante al folle "gioco", una giovane romana che adesso è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Sant'Andrea.
Prima di dedicarsi al passatempo erotico, secondo quanto si apprende da fonti di agenzia, i tre avevano trascorso la serata assieme in un pub, tra cannabis e alcool per poi dirigersi nel luogo della tragedia. Un posto noto, soprattutto per una delle tre ,che pare fosse impiegata come usciere all'Agenzia delle Entrate proprio in quella sede. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, le ragazze erano legate al collo da una corda che passava attorno ad un tubo posto sul soffitto del garage in una posizione simile a quella di una bilancia: così disposte se una si spingeva verso il basso, l'altra saliva e l'avanzare faceva sì che la corda attorno al collo si stringesse provocando un lieve soffocamento che, a detta di chi conosce la tecnica, sarebbe in grado di garantire sensazioni molto vicine all'orgasmo.
Qualcosa non è andato per il verso giusto una delle ragazze, la romana, sembra aver perso i sensi durante lo shibari. L'ingegnere si sarebbe subito dato da fare per liberarla ma il peso della ragazza e la sua caduta verso il basso hanno provocato lo strozzamento della studentessa leccese.
Secondo i primi accertamenti condotti dagli inquirenti che indagano al caso, nel portabagagli dell'auto dell'ingegnere, che si è definito un esperto in giochi e tecniche erotiche di questo tipo, sono stati ritrovati diversi oggetti utilizzati durante pratiche erotiche e sadomaso, tra cui corde e sexy toys. L'uomo pare essere un habitué di questi giochi, e molto conosciuto nella comunità sadomaso. Le due ragazze, secondo i primi accertamenti, pare fossero entrambi consenzienti.