Sono una trentina i voti arrivati a Sergio Mattarella da Forza Italia: segnati. Riconoscibili, con la scritta “Sergio Mattarella.”. Con un punto alla fine: sono quelli dei verdiniani e dei fittiani. Il giorno più amaro per Silvio Berlusconi, il giorno in cui l’alto tradimento del “duo tragico” (Denis Verdini e Gianni Letta) si concretizza nel momento più solenne, la proclamazione del nuovo Presidente della Repubblica.
Le 105 schede bianche sono quelle da cui ripartirà Forza Italia, la cui leadership intorno a Berlusconi ora è appunto una pagina bianca, tutta da scrivere. Con una rinnovata alleanza con Angelino Alfano e l’addio a Denis Verdini, i cui parlamentari di riferimento stanno già preparando la formazione di un gruppo autonomo, allargando Gal, per andare a sostenere il governo di Matteo Renzi.
Verdini sapeva da settembre di Mattarella – Ad Arcore l’atmosfera è gelida, e il clima non c’entra nulla. Più che l’elezione di Mattarella, considerato una personalità di tutto rispetto da Berlusconi, scotta tantissimo il voltafaccia di Matteo Renzi. E spunta una indiscrezione inedita: Denis Verdini sapeva già da settembre che il successore di Giorgio Napolitano sarebbe stato Sergio Mattarella. Per mesi e mesi, secondo il “capo”, avrebbe mentito, giocato la sua partita di sponda con Renzi in autonomia. E trattando anche con Raffaele Fitto: da oggi il toscanaccio e il suo ex pupillo sono tornati ad essere una cosa sola.
La telefonata di Silvio al nuovo Presidente – Ora per Verdini si apre la “traversata nel deserto”, la sua sopravvivenza politica è legata solo e soltanto al suo legame con il premier. Quel premier che non gode più, da oggi, della stima del suo ex grande amico Silvio. Berlusconi ha telefonato a Mattarella per fargli le congratulazioni, il suo “non voto” è stato relativo solo al metodo, come ha ripetuto in questi giorni. Il cavaliere, un po’ acciaccato, è comunque determinato a rialzarsi e a dare filo da torcere a Renzi e al governo: da questo momento le tv del biscione, i giornali del gruppo, non saranno più la grancassa di Matteo…