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Sequestri di Natale: da nord a sud pesce scaduto e luminarie pericolose

Oltre 50 tonnellate di pesce scaduto, dolci di Natale in cattivo stato di conservazione e norme igienico-sanitarie non rispettate: è questo il risultato dell’operazione “Jingle Bells” condotta dai Nas che ha portato a sequestri in tutta Italia. Controlli anche su giocattoli e luminarie natalizie.
A cura di Susanna Picone
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Oltre 50 tonnellate di pesce scaduto, dolci di Natale in cattivo stato di conservazione e norme igienico-sanitarie non rispettate: è questo il risultato dell’operazione “Jingle Bells” condotta dai Nas che ha portato a sequestri in tutta Italia. Controlli anche su giocattoli e luminarie natalizie.

Ogni volta che si avvicinano le feste natalizie aumentano, nel nostro Paese, anche i controlli relativi a ciò che più si vende in questo particolare periodo dell’anno. Risultato delle ispezioni purtroppo racconta spesso quello che è avvenuto anche quest’anno. Oltre 500 carabinieri dei Nas hanno effettuato controlli in diverse aziende di produzione e vendita di dolci, di opifici di prodotti ittici e carnei e hanno verificato la regolarità dei giocattoli e delle luminarie natalizie in vendita. Tutto questo è rientrato nell’operazione definita “Jingle Bells” e attuata in tutta Italia: su 1500 aziende controllate 452 sono risultate irregolari per violazioni di natura igienico sanitaria, strutturale o commerciale e 39 di queste sono state chiuse dai militari.

Le forze dell’ordine hanno sequestrato 250 tonnellate di alimenti di cui 50 di pesce per un valore di circa 3 milioni di euro: il pesce, tra astici, orate, anguille, capitoni era scaduto, congelato in acqua di mare, di provenienza sconosciuta e conservato in cattivo stato. In particolare i prodotti ittici scaduti sono stati requisiti in un deposito all’ingrosso di Salerno dove i carabinieri hanno effettuato dei sequestri anche in alcune aziende dolciarie per oltre 15 tonnellate di dolci tipici della tradizione. Pessime condizioni igieniche anche a Perugia dove i Nas hanno trovato in un’azienda per la lavorazione dei legumi anche tanta muffa, insetti e roditori a contatto con i prodotti.

Le ispezioni da nord a sud hanno interessato numerose città italiane: controlli in diverse aziende pugliesi, a Bologna e a Milano dove sono stati sequestrati panettoni e pandori etichettati come “produzione propria” e che invece provenivano da lavorazioni industriali e a Caserta dove è finita nel mirino delle indagini una nota pasticceria della provincia.

Controlli a tappeto anche sui giocattoli e sulle luminarie natalizie: i carabinieri hanno effettuato verifiche ad hoc sia presso esercizi commerciali che presso aziende di import-export. A Cagliari sono stati scoperti due capannoni adibiti a depositi clandestini di materiale pericoloso cinese elettrico e non e sono stati sequestrati 170mila giocattoli e 20mila luci oltre che 22mila oggetti di altro tipo. In particolare i carabinieri dei Nas di Parma, di Treviso e di Ancona hanno sequestrato, nell’ambito di tre operazioni distinte, oltre 5000 giocattoli e addobbi natalizi privi del marchio CE o con un’etichettatura irregolare.

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