“Senza la BCE la Spagna sarebbe fallita. Non abbiamo un soldo in cassa”
Signori, non c'è un euro e dobbiamo ringraziare l'intervento della Banca Centrale Europea che ci consente di continuare ad onorare i nostri impegni. E' questo in estrema sintesi il messaggio che il ministro del Tesoro e dei "servizi" Cristobal Montoro ha recapitato al Parlamento di Madrid durante l'audizione di questa mattina. Stando a quanto riferiscono le agenzie, Montoro sarebbe stato estremamente diretto: "La Spagna non ha una moneta in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito". Una lettura chiara ed inequivocabile che arriva proprio mentre il Paese è attraversato da un'ondata di scioperi e contestazioni senza precedenti. Un'opposizione alle dure misure di austerity che abbiamo cercato di raccontarvi nei giorni scorsi (qui un report con una intervista ad un economista) e che ha già portato migliaia di persone in piazza.
Ovviamente la dichiarazione del ministro serve anche a giustificare l'intenzione di tagliare drasticamente la spesa pubblica, evidente in alcuni provvedimenti che hanno avuto grande risalto sulla stampa internazionale, come le dure misure prese nei confronti dei dipendenti della pubblica amministrazione o come la revisione di alcuni servizi essenziali. Del resto, la Spagna continua ad essere nel mirino della speculazione e finanche l'iniezione di liquidità ricevuta dalle banche nei mesi scorsi sembra essere un semplice palliativo. Peraltro i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni hanno ormai scavalcato la soglia limite del 7%, mentre nessuna buona notizia è giunta dall'asta bond di questa mattina. Insomma, che il destino della Spagna fosse legato agli aiuti europei era cosa già nota, la domanda è piuttosto un'altra: basterà ad evitare il default? Ma soprattutto, quale sarà il prezzo che pagheranno i cittadini spagnoli?