Via libera del Senato al Comitato per le riforme costituzionali
Il Senato della Repubblica ha dato il via libera in terza lettura all'istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali: il provvedimento a questo punto ritorna alla Camera dei deputati per la quarta (e definitiva) lettura. L'Aula si è espressa nuovamente a larga maggioranza, con 218 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astensioni e con una discussione che ha visto gli ormai usuali toni durissimi da parte degli eletti del Movimento 5 Stelle che contestano impianto e finalità dell'istituzione del comitato parlamentare e delle modifiche all'articolo della Carta che regola le modifiche costituzionali.
Come vi abbiamo raccontato si tratta di un ddl di iniziativa governativa che "assegnerà al comitato, formato da 42 membri (20 senatori e 20 deputati, più i presidenti delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato) il compito di riscrivere i titoli I, II, III e V della seconda parte della Costituzione". Di fatto si istituisce un organo "composto di venti senatori e venti deputati, nominati dai Presidenti delle Camere, d’intesa tra loro, tra i membri, rispettivamente, delle Commissioni permanenti competenti per gli affari costituzionali del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati". Ma soprattutto si ampliano le competenze di intervento anche alla stesura della legge elettorale e si stabilisce una ottimizzazione dei tempi.