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Secondo l’Eliseo Gheddafi si trova a Sirte, la sua città natale [VIDEO]

Alcune fonti vicino al Presidente Sarkozy hanno detto che Gheddafi resiste con i suoi fedelissimi nell’unica roccaforte non ancora caduta sotto il controllo dei ribelli, Sirte.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Gheddafi Sirte Eliseo

Continua senza sosta la caccia all'uomo di Muammar Gheddafi, il terribile Colonnello che continua a resistere nonostante la continua e consistente avanzata dei ribelli libici. Secondo alcuni fonti dell'Eliseo, molto vicine al Presidente Nicolas Sarkozy, il Rais sarebbe stato individuato proprio nella sua città natale, a Sirte, l'ultima roccaforte del regime non ancora conquistata dagli oppositori.

I soldati francesi e britannici stanno aiutando le unità dei ribelli libici a preparare l'assalto finale, che segnerebbe la fine della guerra e l'inizio di una transizione che potrebbe portare, finalmente, alla democrazia; proprio ieri un miliziano aveva affermato che Gheddafi e i suoi figli avevano le ore contate, e che il Rais non avrebbe fatto in tempo a lasciare la capitale, perchè sarebbe stato prima catturato o giustiziato.

Stamattina la capitale Tripoli si è risvegliata avvolta nel silenzio, ma già nel primissimo pomeriggio sono riniziati gli scontri e i lealisti hanno bombardato l'aeroporto e quasi distrutto uno dei velivoli in sosta sulla pista; proseguono, quindi, i combattimenti per arrivare al crollo definitivo del regime del Rais, anche se si guarda già alla pacificazione e al post Gheddafi.

L'intervento del Ministro degli esteri Frattini, sul processo del Colonello libico Gheddafi

Secondo Frattini, portare il processo contro il Rais al tribunale dell'Aia sarebbe un segno di una reale transizione della Libiaverso la democrazia.

Mentre continuano ad arrivare i riconoscimenti dei paesi esteri al Consiglio Nazionale di Transione come l'unico intermediario libico, sulle sorti di Gheddafi è intervenuto anche il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini; quest'ultimo, in una conferenza stampa, ha fatto sapere che secondo lui Gheddafi va giudicato al tribunale dell'Aia, assieme a suo figlio e al capo dei servizi segreti libici per crimini contro l'umanità.

Il giorno dopo l'incontro tra Berlusconi e Mahmoud Jibril, Frattini ha poi continuato, affermando che affidare Gheddafi al tribunale dell'Aia sarebbe la testimonianza concreta che il nuovo governo della Libia vuole davvero andare verso la democrazia, anche se non ha del tutto escluso la possibilità che a giudicare e processare il Rais siano gli stessi tribunali libici.

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