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Sea Watch, scontro nel governo. In Italia 10 migranti: li accoglierà la Chiesa Valdese

Sarà la Chiesa Valdese, senza nessun onere per lo Stato, ad accogliere una decina di migranti sbarcati dalle navi Sea Watch e Sea Eye. In cambio il governo italiano chiederà il ricollocamento di 200 persone in altri sette paesi europei.
A cura di Davide Falcioni
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Poco più di dieci persone – cioè mamme, papà e figli – dopo essere sbarcate dalle navi Sea Watch e Sea Eye verranno accolte in Italia. Saranno affidate alla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e alla Diaconia Valdese, senza alcun onere per lo Stato. Si è concluso nel cuore della notte il vertice tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro degli Interni Matteo Salvini, che aveva chiesto un chiarimento dopo aver appreso della disponibilità fornita dal premier ad ospitare un piccolo numero di migranti dopo un tira e molla estenuante durato 19 giorni. A spuntarla, alla fine, è stato il capo del governo, che in cambio avrebbe ottenuto dall'Unione Europea un impegno sul tema delle ricollocazioni: "Il Premier Conte – fanno sapere fonti di Palazzo Chigi – chiederà un incontro urgente con il commissario europeo ai Migranti Avramopoulos per far eseguire la ricollocazione degli oltre 200 migranti che da agosto l’Italia aspetta che siano accolti dalla Germania, Olanda e altri 7 paesi europei che non hanno dato seguito agli impegni”.

Anche Matteo Salvini, pur dovendo incassare il colpo, canta vittoria: "Non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l’Europa non rispetterà gli impegni presi (a parole) con l’Italia, accogliendo i 200 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati. Il governo è compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle Ong. Aggiungo che ogni nuovo eventuale arrivo dovrà essere a costo zero per i cittadini Italiani”. Per l'arrivo delle famiglie di cui si farà carico la Chiesa Valdese quindi sarà necessario prima redistribuire circa 200 migranti nel resto d'Europa, condizione imprescindibile posta dal segretario della Lega e accettata dagli alleati di governo.

Giovanni Comba, Presidente della Diaconia Valdese, ha dichiarato: "Siamo felici che questa situazione si sia sbloccata. Abbiamo dato la disponibilità ad accogliere queste persone così come ne abbiamo accolte centinaia tramite i Corridoi Umanitari. Siamo in attesa di conoscere i dettagli per predisporre un'accoglienza diffusa adeguata ai bisogni delle persone e delle famiglie. Grati agli italiani che ci hanno sostenuto e che continuano a farlo, anche economicamente, continueremo ad utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione a favore degli ultimi, italiani e stranieri. Nello spirito biblico "tratterete lo straniero come chi è nato tra voi" (Levitico 19,34) ci auguriamo che l'Italia e l'Europa tornino ad avere una politica di accoglienza."

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Anche l'Italia, dunque, accoglierà parte dei 49 migranti salvati dalle navi Sea Watch e Sea Eye: una disponibilità per la quale la Lega avrebbe chiesto precise garanzie politiche,  a partire da nomine Consob, reddito di cittadinanza e quota cento sulle pensioni, ma soprattutto Tav: l'analisi della commissione di esperti istituita dal ministero delle Infrastrutture avrebbe dato parere negativo all'opera ma diversi ministri – soprattutto quelli del carroccio – sarebbero pronti a chiedere un supplemento di riflessione.

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