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Sea Watch 3, Matteo Salvini: “Sì allo sbarco solo se Olanda o Germania prenderanno i migranti”

L’Italia farà sbarcare i 47 migranti a bordo della nave Sea Watch 3 solamente se l’Olanda o la Germania accetteranno di prenderli e riceverli nel loro Paese, secondo quanto fa sapere il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo”. Il Pd intanto ha presentato un esposto in procura contro il governo.
A cura di Stefano Rizzuti
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La linea del governo sul caso dei 47 migranti a bordo della nave Sea Watch 3, che da giorni è al largo delle coste di Siracusa, è chiara: il sì allo sbarco arriverà solo se l’Olanda accetterà di accogliere i migranti. A ribadirlo, questa mattina, è anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, attraverso un tweet: “Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell’Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, Paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo”. La novità della dichiarazione di Salvini riguarda la possibilità che i migranti vengano accolti anche dalla Germania, oltre che dall’Olanda. Ieri era stato tutto il governo, con un comunicato di Palazzo Chigi, a spiegare che l’Italia è disponibile, “una volta riconosciuta la giurisdizione olandese” sul caso della Sea Watch 3, a “offrire un corridoio umanitario al fine di consentire un trasferimento dei migranti verso l’Olanda”.

Volontà confermata anche da Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture: “È ovvio che noi apriremmo un nostro porto come fosse un corridoio umanitario per farli sbarcare, ma immediatamente dopo devono essere mandati in Olanda”, afferma a Mattino Cinque. “Non c’è alcuna bandiera italiana, ma olandese. L'Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane in questi anni, ma è finita l'epoca dei Renzi e dei Gentiloni”. Toninelli rivolge anche un appello per una “Europa solidale che si assume le proprie responsabilità”. Secondo il ministro delle Infrastrutture, sul caso Sea Watch “hanno voluto creare scientificamente un caso internazionale: è un problema perché quella nave nel mare libico ha salvato 47 persone, non ha aspettato la guardia costiera libica e invece di andare nel porto più vicino ha pensato di creare un caso internazionale dirigendosi in Italia”.

Toninelli parla anche dell’iniziativa dei parlamentari del Pd che ieri sono saliti a bordo della Sea Watch 3 e che per questo sono stati indagati, come spiegato dal presidente dem Matteo Orfini. Toninelli commenta in un’intervista al Corriere della Sera: “La navigazione attorno alla nave Sea Watch è stata interdetta dalla Capitaneria di Porto per motivi meramente tecnici. Alcuni parlamentari hanno violato il divieto e probabilmente saranno segnalati all'autorità giudiziaria. Mentre loro fanno un po' di teatro, io e tutto il governo stiamo lavorando per trovare uno sbocco”.

Il Pd ha presentato un esposto contro il governo

Come annunciato ieri, il Pd ha presentato un esposto alla procura di Siracusa contro il governo per il caso della nave Sea Watch 3, l'imbarcazione con a bordo 47 migranti che ancora non possono approdare sulle coste italiane. Questa mattina sono stati il presidente del partito, Matteo Orfini, e il parlamentare Fausto Raciti ad andare in procura per presentare l’esposto. Accompagnati dall’avvocato Giuseppe Calvo, hanno depositato la denuncia a firma di numerosi esponenti dem al sostituto procuratore Andrea Palmieri. Orfini sottolinea: “Riteniamo siano state commesse violazioni di legge come sul caso Diciotti. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla Sea Watch ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà e illegittimità”. Notizia commentata immediatamente da Salvini: "I parlamentari del Pd passano il loro tempo a incontrare immigrati e denunciarmi. Io preferisco lavorare".

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