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“Se rivuoi il telefonino devi fare sesso con me”, nuova violenza a Rimini

Dopo la violenza sessuale di gruppo in spiaggia denunciata dalla turista polacca è ormai ‘allarme stupri’ a Rimini. Un 34enne marocchino è stato arrestato dopo aver aggredito una coppia di 40enni di Parma fuori da un locale, intimando alla donna di seguirlo in spiaggia. Un’altra ragazza ha invece denunciato un presunto stupro sempre sul lungomare.
A cura di Biagio Chiariello
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Ancora una violenza a Rimini, sempre nella zona della spiaggia, dove lo scorso weekend una 26enne polacca e una trans peruviana sono state stuprata dal branco: un marocchino di 34 anni è stato arrestato dai carabinieri. L'uomo avrebbe aggredito una coppia di 40enni di Parma fuori da un locale, intimando alla donna di seguirlo in spiaggia dopo averle rubato il cellulare. I fatti sono avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì sul lungomare di Marina Centro, quando un uomo ha allertato i carabinieri, segnalando che la sua compagna era in pericolo.  Il militare dell’Arma è riuscito a farsi spiegare la posizione precisa e inviare una pattuglia del Comando provinciale nel luogo dove si stava consumando la violenza. I carabinieri hanno trovato un uomo, nudo, vicino ad una ragazza e lo hanno bloccato. Stando al racconto della stessa giovane, lo straniero l’avrebbe tentato di rubarle il cellulare e poi costretta ad allontanarsi in un luogo più appartato in spiaggia. Per riavere il suo telefonino avrebbe dovuto concedersi. A quel punto il compagno ha chiamato i carabinieri, che hanno arrestato il marocchino sul fatto.

Rimini, allarme stupri

Quasi negli stessi istanti, i carabinieri hanno ricevuto una chiamata in relazione un fatto dai contorni però più incerti. Sullo stesso lungomare una ragazza si è rivolta al 112, sostenendo di essere stata vittima di un'aggressione a sfondo sessuale. Ma quando sul posto sono arrivate le forze dell’ordine, la ragazza si stavano scambiando effusioni consensuali co un uomo. Gli approfondimenti del caso sono stati affidati ai carabinieri che hanno portato sia la giovane che l'uomo in caserma.

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