"Un amico", "Amico di chi?", "Amico di amici". Con un bel po' di fantasia, potrebbe essere stato questo l'epilogo della "surreale" discussione tra il Ministro La Russa ed il suo collaboratore, pizzicati dalle telecamere di Ballarò. Già, perchè il siparietto andato in scena nella trasmissione condotta da Giovanni Floris non è certo sfuggio ai telespettatori che, nelle ultime ore, stanno inondando la rete di commenti e battute su quella che è ben più di una gaffe del Ministro della Difesa. In pratica, al rientro in studio dopo un servizio (argomento del giorno la politica estera del Governo, con particolare riferimento alla missione italiana in Libia), La Russa non si accorge di essere inquadrato e continua a chiedere informazioni ad un suo collaboratore; le telecamere tra le altre cose colgono un "Lukashenko? Chi è questo?" che lascia basiti gli ospiti in studio e non solo.
Ora, se già appare assurdo che un politico non conosca uno dei personaggi più controversi di sempre sulla scena politica internazionale (malgrado recenti incursioni televisive abbiano sottolineato il livello culturale non proprio eccelso della classe politica del Belpaese), se resta grave che un Ministro della Difesa abbia bisogno di chiedere informazioni su un Capo di Stato straniero, è decisamente incredibile che l'oggetto di tanta ignoranza sia proprio lui, Aleksandr Lukašenko. Già, perchè il Presidentre bielorusso non è solo un politico controverso, alla guida del paese da oltre 16 anni, non è solo il bersaglio di feroci critiche da parte delle Nazioni Unite e di quasi tutte le potenze occidentali, non è solo "l'ultimo tiranno d'Europa", non è solo il responsabile dell'esclusione della Bielorussia dal Consiglio d'Europa, non è solo un Presidente la cui elezione è considerata "illegittima" dagli osservatori dell'Osce. No, Alexander è prima di tutto, come dicevamo un "amico di amici" e come tale merita rispetto e considerazione.
Come avrà fatto il buon Ignazio a dimenticare il nome di un nostro partner politico e commerciale, la cui amicizia personale è stata più volte rivendicata con orgoglio dal nostro Presidente del Consiglio? Eppure non è così lontano il 2009 e quella visita ufficiale con tanto di elogi ("La gente ti ama e ti vota per questo") che aveva fatto infuriare la diplomazia degli States, costretto ad un "tacer per amor di pace" i vertici dell'Unione Europea ed aggiunto una ulteriore foto ricordo all'album delle "amicizie pericolose" del Cavaliere (nel quale spiccano in bella mostra quelle con Ben Ali, Mubarak e Gheddafi). Insomma, una gaffe imperdonabile, non ci si dovrebbe dimenticare degli amici…
