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Scuola, il piano di Renzi: 150 mila assunzioni e scatti in base al merito

Il nuovo piano del governo per la scuola pubblica. Scatti di carriera basati sul merito e non sull’anzianità per superare il precariato.
A cura di Antonio Palma
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Quasi 150 mila docenti precari da assumere il prossimo anno scolastico e scatti dei professori basati su merito e non sull'anzianità, sono questi i punti cardine della nuova riforma della scuola che il governo Renzi è pronto a presentare oggi. In pratica il governo si dice pronto a stabilizzare migliaia di precari ma in cambio chiede ai neoassunti di rinunciare agli scatti di anzianità per far posto a scatti di carriera legati al merito. Il piano della "Buona Scuola", che stamattina verrà messo online sul sito passodopopasso.italia.it, si dovrebbe trasformare in realtà attraverso due meccanismi normativi: da una parte la legge di Stabilità 2015, e dall'altra un decreto legge da presentare al massimo entro gennaio.

Consultazione di due mesi

Questa fase sarà preceduta da una consultazione tra tutti coloro che hanno interesse nella scuola pubblica e durerà un paio di mesi, da metà settembre a metà novembre. Successivamente si passerà ai fatti con il nodo centrale della reperibilità delle risorse necessarie ad un simile progetto ambizioso. Il governo pensa di stabilire i primi stanziamenti già nella prossima legge di Stabilità, che dovrà prevedere "il finanziamento del piano straordinario di assunzioni a decorrere dall’anno scolastico 2015-16 di tutti i precari storici iscritti nelle graduatorie a esaurimento aggiornate a luglio 2014 e dei vincitori e idonei dell’ultimo concorso bandito nel 2012". Le risorse dovrebbero arrivare dalla spendig review ma anche dai risparmi legati proprio agli interventi sugli scatti di anzianità.

"Gli organici funzionali"

Una delle novità più rilevanti della nuova riforma della scuola di Renzi è l'introduzione dei cosiddetti organici funzionali di rete.  Si tratta in pratica di un organico aggiuntivo di professori senza cattedra a disposizione di una rete di più scuole vicine sul territorio per coprire posti vacanti, buchi e aperture prolungate che altrimenti verrebbero assegnati ogni volta a un docente diverso. Lo scopo in pratica è superare le supplenze brevi azzerando le graduatorie ad esaurimento dei precari storici.

Presidi manager

Tra le altre linee guida, oltre agli scatti basati sul merito, tra le più significative troviamo il rafforzamento del ruolo dei presidi con maggiore autonomia delle scuole. I presidi infatti saranno sempre più "manager" con un ruolo rilevante anche nei rapporti col territorio, con le imprese e con il volontariato. A questo scopo previsto anche una ridefinizione delle funzioni degli organi collegiali per distinguere tra potere di gestione (in mano ai dirigenti) e potere di indirizzo. Il governo infine intende rivedere anche il ruolo e la funzione dell'insegnante di sostegno attraverso una nuova formazione universitaria per riqualificare la figura del sostegno.

Le assunzioni nella scuola

Come spiegato da Renzi, in totale saranno 80mila i nuovi maestri per le scuole dell'infanzia e della primaria: circa 20 mila serviranno per coprire le cattedre scoperte, mentre i restanti 60 mila saranno usati come organico funzionale per sostituire i colleghi nei momenti delle assenze. Gli altri 77mila neo assunti saranno impiegati nelle scuole secondarie, di primo e II grado. Infine dopo l'immissione in ruolo dei precari, il reclutamento dal 2015 in poi avverrà con concorso triennale, per cui entro il 2018 saranno assorbiti altri 40 mila nuovi insegnanti.

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