Scrittori in web: Settis e Montanari ripartono dalla Costituzione (DIRETTA STREAMING)
Scrittori in web è un progetto di Telecom Italia e Festivaletteratura di Mantova per la promozione della cultura digitale in Rete. Il progetto metterà a disposizione i principali appuntamenti del più importante festival nazionale dedicato al mondo letterario. Oggi si parla di Arte e Costituzione con due importanti studiosi italiani: Salvatore Settis e Tomaso Montanari.
Che cos’hanno in comune un giovane e brillante professore di arte moderna, esperto di Barocco, e un eminente archeologo che ha ricoperto, tra i vari, anche prestigiosi incarichi istituzionali? La risposta scontata è: la passione per il fatto artistico. Ma non si tratta solo di questo.
Salvatore Settis e Tomaso Montanari hanno in comune piuttosto il fatto di essere due dei protagonisti di quella che forse passerà alla storia come la “rinascita civile e culturale” di questo paese, dopo le macerie dei populismi mediatici (nostrani e d’importazione). Non si tratta di eccesso di enfasi o di volerla “sparare grossa”, quanto di dare il giusto peso, storico e culturale, alla rinnovata pulsione civile che sta indiscutibilmente scuotendo l’Italia degli ultimi anni e che ha in personalità come i due storici dell’arte ispirazione e orientamento.
“Che società ci aspetta sotto l'assolutismo dei mercati e il ricatto del debito pubblico? Quale ambiente, quale cultura, salute, educazione? Quale giustizia sociale?” Queste, ad esempio, sono solo alcune delle domande a cui Settis prova a dare risposta nel suo ultimo saggio, intitolato “Azione popolare, cittadini per il bene comune”, testo che prosegue idealmente alcune delle tesi di “Paesaggio Costituzione cemento” (2010) in cui richiamava tutti alla necessità di una battaglia per la salvaguardia dell’ambiente e contro la cementificazione.
Mentre Tomaso Montanari gli fa eco in “Le pietre e il popolo” scagliandosi contro “la logica degli usufruttuari” che ci trasforma in “custodi di un museo”, di un patrimonio culturale che non sentiamo nostro e che tutt’al più amministriamo con finalità esclusivamente monetarie, di “valorizzazione” in termini soltanto economici. Principio che ci ha condotti dritti-dritti a casi come: la sostanziale privatizzazione della Pinacoteca di Brera a Milano, le disavventure (e i risvolti giudiziari) della Biblioteca dei Girolamini a Napoli, la risistemazione del Fondaco dei Tedeschi e l'ampliamento dell'Hotel Santa Chiara a Venezia, il progetto della torre di Pierre Cardin a Marghera, la ricostruzione mancata del centro storico dell'Aquila, il noleggio degli Uffizi da parte di Madonna, la “disneyzzazione” di Venezia, ecc. ecc.
Sarà dunque molto interessante seguire l’incontro a Piazza Castello in cui i due studiosi dialogheranno sul tema: “Articolo 9: Arte e Costituzione” e interagire in diretta streaming tramite l’hashtag: #ScrittoriInWeb o l’account @telecomitaliaTw