Scontri di Roma, l’agente che ha pestato una ragazza si è presentato in Questura
UPDATE: La Questura di Roma ha diramato una nota nella quale si afferma che "dopo aver visionato le immagini che ritraggono un agente che calpesta una ragazza durante gli scontri verificatisi nel corso della manifestazione del 12 aprile scorso, era stata avviata un'inchiesta interna finalizzata alla ricostruzione dell'accaduto e all'individuazione del responsabile. Nelle more di tale attività, un operatore della Questura di Roma si è presentato, essendosi riconosciuto". "I relativi atti – si legge ancora nella nota – saranno trasmessi all'autorità giudiziaria e valutati per gli aspetti disciplinari".
Il Capo della Polizia Alessandro Pansa non usa mezzi termini: il poliziotto in borghese che sabato ha calpestato deliberatamente una manifestante inerme è un "cretino", "che dobbiamo identificare e che va sanzionato perché ha preso a calci una ragazza che stava per terra". Così il numero uno della polizia, intervenuto a Perugia al congresso della Silp CGIL, il sindacato italiano dei lavoratori della Polizia. Pansa, tuttavia, ha anche aggiunto: "Tutti quanti gli altri che hanno lavorato – ha aggiunto però Pansa – vanno applauditi per come hanno operato e per come hanno agito con grandissima correttezza, mantenendo l’ordine pubblico e non eccedendo assolutamente, esercitando la forza nei limiti corretti di come è previsto dall’ordinamento". L'immagine shock della ragazza pestata da un funzionario di polizia in borghese era stata diffusa nella giornata di ieri da Servizio Pubblico ed aveva suscitato le reazioni indignate di una larga parte dell'opinione pubblica, che aveva visto quel sopruso come un inutile e doloroso abuso di potere.
Ma il congresso è stato anche l'occasione per discutere dei progetti di unificazione di polizia e carabinieri. Pansa taglia corto e afferma: "E' una follia parlarne soprattutto in questo momento. Lo dico proprio con grande chiarezza perché è un’operazione che, se da un lato può avere anche degli elementi di ragionevolezza, dall’altro lato ha degli effetti così traumatici per la gestione di una cosa di questo genere, che secondo me in questo periodo non ce la possiamo assolutamente permettere". In merito alla spending review, invece, il numero uno della polizia ha un giudizio positivo: "La razionalizzazione della spesa comporterà dei benefici e speriamo anche dei risparmi. Questo a invarianza del servizio di sicurezza che, anzi, dobbiamo in qualche modo migliorare per il cittadino: tutte le riorganizzazioni non incideranno per questo aspetto. Speriamo soprattutto di poter avere una maggiore attenzione alle risorse umane che mettiamo in capo e che, a mio avviso, hanno bisogno di un po’ di attenzione particolare per il tipo di lavoro che svolgono".