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Scomparso da 3 giorni, Alessandro Neri è stato trovato morto a Pescara: “È omicidio”

Si conclude nel peggiore dei modi la vicenda di Alessandro Neri, 29enne di Spoltore scomparso da casa lo scorso 5 marzo. Il giovane è stato trovato morto in una zona periferica di Pescara, tra gli arbusti di un canale. Da quanto si apprende, era seduto in acqua con un cappuccio sulla testa.
A cura di Susanna Picone
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“Ale non c'è più”. Con queste parole, affidate a Facebook, Laura Lamaletto ha confermato la morte di suo figlio Alessandro Neri, un ragazzo di ventinove anni di Spoltore (Pescara) che risultava scomparso da lunedì pomeriggio. Dopo la denuncia della donna, che si era rivolta anche a “Chi l'ha visto?” e aveva fatto degli appelli sui social network per ritrovare il figlio, sono partite le indagini e le ricerche da parte delle forze dell'ordine. Ricerche che purtroppo nel pomeriggio di ieri sono terminate nel peggiore dei modi. Alessandro Neri è stato trovato morto alla periferia di Pescara. Sono stati i cani molecolari a trovare il ragazzo dopo che il segnale del suo telefono cellulare è stato individuato nell'area di Fosso Vallelunga, alla periferia della città. Sul posto, dopo il ritrovamento del giovane, sono arrivati anche alcuni suoi amici. Secondo i carabinieri, che indagano sull'accaduto, si tratta di un omicidio.

Alessandro Neri colpito da un colpo di arma da fuoco

Il giovane sarebbe stato colpito da almeno un colpo di arma da fuoco al torace. La posizione in cui è stato trovato il cadavere – secondo quanto si apprende da fonti investigative era tra alcuni arbusti nei pressi di un corso d'acqua – sarebbe incompatibile con il suicidio. Secondo quanto apprende l'Ansa, le operazioni di recupero del cadavere si sono rivelate molto complicate. Prima del ritrovamento del corpo di Alessandro era stata trovata l’auto del giovane, una Fiat 500 rossa, con cui il ragazzo sarebbe arrivato in città. L’auto, trovata in centro a Pescara, è stata presa in consegna dagli investigatori: c’è da capire da quanto tempo e da chi il veicolo è stato parcheggiato lì e in tal senso potrebbero essere utili le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona. Gli investigatori sono anche a lavoro per ricostruire quali fossero le frequentazioni della vittima.

Trovato seduto nell’acqua col cappuccio sulla testa

Alessandro, stando a quanto emerso nelle ultime ore, sarebbe stato ritrovato seduto, con le gambe nell’acqua e il cappuccio della felpa sulla testa. L'ipotesi più accreditata è che sulla sponda di quel torrente ce lo abbiano portato i suoi assassini. Assassini a cui si è rivolta su Facebook la mamma del giovane, che dopo aver dato notizia della morte del ragazzo ha scritto diversi post invitando, tra le altre cose, gli utenti a non essere tristi per la morte del figlio ma di aiutarla “a trovare l’assassino”. “Maledetto killer, guardati le spalle…comincia la caccia”, uno dei post della mamma su Facebook.

Indagini serrate: in arrivo a Pescara i carabinieri del Ris

Nelle prossime ore a Pescara arriveranno gli uomini del Ris di Roma. Gli specialisti eseguiranno accertamenti e cercheranno tracce nella zona, elementi che potrebbero contribuire a ricostruire quanto accaduto. Gli esperti dell'Arma lavoreranno anche sull'auto di Alessandro. Si è appreso intanto che non è stato ancora trovato il portafoglio del ventinovenne, che secondo la famiglia il ragazzo aveva con sé quando è scomparso.

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