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Scissione PdL, parla Alfano: “Scelta amarissima, ora Nuovo Centro Destra”

“Io traditore? A Berlusconi ho dato tutto”. Così il vicepremier nella conferenza stampa per spiegare la rottura con il Cavaliere. “Presto faremo una convention, noi siamo il partito del futuro”
A cura di Biagio Chiariello
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I gruppi autonomi al Senato e alla Camera, poi un altro congresso per lanciare il nuovo movimento, Nuovo Centro Destro, un partito che si strutturerà sul territorio e preparerà le Europee dell'anno prossimo. Sono queste le prime mosse alle quali sta studiando Angelino Alfano dopo la scissione da Silvio Berlusconi. "Oggi sono qui ad annunciare pubblicamente la nascita dei nuovi gruppi parlamentari – spiega infatti il vicepremier – per via di una decisione che mai avremmo creduto di dover assumere e che nasce dal no all'adesione a Fi. Per me questa è stata una scelta dolorosa e amarissima". Il discorso va poi subito alla spaccatura per la nascita di Forza Italia. Alfano parla di "rammarico" e "amarezza" per non essere entrato nel partito, "movimento in cui ho creduto nel 1994". Quindi sottolinea che "il Pdl ha chiuso la sua esperienza e mi ha visto unico segretario che, peraltro – rivendica – ha centrato il record di adesioni, con oltre un milione di aderenti nel 2011". Ma rivendica anche di aver "fatto la scelta giusta".

Continuiamo a coltivare un rapporto di profondo affetto per Berlusconi, se siamo stati costretti a fare questa scelta è per la ragioni che ho detto. Siamo con tutti e due i piedi ben piantati nel centrodestra e lo abbiamo voluto sottolineare già nel nome e siamo il futuro del centrodestra, forti della passione e di una grande certezza: la speranza che l'Italia ce la farà. Coltiviamo la ragionevole speranza di un'Italia migliore".

Quindi parla anche del governo, che "non si può giudicare dopo 6 mesi e mezzo, è come assegnare lo scudetto dopo la decima giornata di campionato, e romanisti accolgono immediatamente emendamento, è come assegnare il Giro d'Italia dopo 4 o 5 tappe. Non si può giudicare in via definitiva il governo perché, soprattutto in un periodo crisi, 6 mesi e mezzo sono troppo pochi". Non manca una mezza frecciata al Cavaliere: "Siamo dove ci ha portato il presidente Berlusconi"dice.  E ricorda le parole pronunciate da Berlusconi a Bari, quando disse: "O un governo forte o elezioni subito".  Insomma fa capire di aver fatto questa scelta perché stava prevalendo la prospettiva del voto anticipato". Noi andiamo avanti con l'esperienza del governo Letta, che è quello a cui Berlusconi ha voluto dar vita. Fu lui – dice riferendosi ancora a Berlusconi – ad avere a Bari l'intuizione dell'alleanza".

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