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Sciopero forconi, in Sicilia niente blocchi. Garante: “Pronte sanzioni”

Sull’isola nessun blocco stradale, ma solo volantini e incontri pubblici: cambia la linea del movimento dei Forconi a poche ore dalla protesta che minaccia di bloccare il traffico lungo il Paese. Intanto il Garante minaccia sanzioni.
A cura di S. P.
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Dopo giornate di annunci e appelli è arrivato il giorno della mobilitazione dei “forconi”. Una mobilitazione che però, a poche ore dalla protesta di autotrasportatori, agricoltori, ambulanti che minaccia di bloccare il traffico lungo il Paese, si sta trasformando in Sicilia. Non ci saranno, infatti, blocchi stradali a causa dello sciopero dei forconi. Ci saranno solo incontri pubblici e volantinaggi nelle piazze e nelle strade. Ad annunciare l’assenza di blocchi in Sicilia è stato uno dei leader del movimento, Mariano Ferro, che ha anche spiegato che la prima manifestazione si terrà a Siracusa. Intanto anche l’Autorità garante degli scioperi ha fatto sentire la sua voce: “Qualora si dovessero verificare violazioni della legge, l’Autorità non esiterà ad applicare le sanzioni”. L’astensione dovrà partire – ha fatto sapere il Garante – dalla mezzanotte di oggi e non dalle 22.

Il commento di Matteo Salvini – L’Autorità, “nella seduta del 18 novembre scorso, ha ricordato alle organizzazioni l’esercizio del ‘potere-dovere' di influenza sui propri iscritti, al fine di persuaderli all'assunzione di condotte responsabili, così che l'attuazione del fermo dei servizi di autotrasporto merce – prosegue la nota – avvenga nel pieno rispetto delle norme della disciplina di settore, senza l'effettuazione di blocchi stradali o di iniziative sanzionabili ai sensi del codice della strada”. Intanto, a proposito della protesta dei forconi, ha manifestato il suo pensiero il neo-segretario della Lega Nord Matteo Salvini: “Se devo scegliere se stare con chi blocca le strade o con chi blocca il lavoro” meglio i primi. “Perché è peggio – così Salvini – chi blocca il lavoro piuttosto di chi blocca le strade per protesta perché non ce la fa più”.

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