Schifani rilancia la norma anti intercettazioni
Nuovo scontro in vista tra Pd e Pdl sul tema delicato della giustizia italiana, non bastavano i botta e risposta sulle norme anticorruzione all'esame del Governo, ora è il Presidente del Senato Schifani che torna a parlare di nuova norma sulle intercettazioni mettendo altra agitazione tra i partiti in materia di riforme da varare. Le parole di Renato Schifani si riferiscono soprattutto all'uso delle registrazioni, avviate per motivi giudiziari, sugli organi di stampa e trovano un'inaspettata sponda nel vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vietti.
Anche Vietti è convinto dell'utilità di un nuova legislazione – "Il rapporto stampa ascolti va regolamentato al più presto, occorre contemperare due valori di rango costituzionale " ha affermato la seconda carica dello Stato riportando intervenendo in un convegno sull'attività dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Gli ha fatto eco Michelle Vietti vicepresidente del CSM che ha confermato che una nuova legislazioni che regolamenti intercettazioni, tutela della riservatezza, libertà di stampa è necessaria. Certo sarà proprio l'equilibrio tra questi tre elementi il principale oggetto di dibattito tra le forze politiche già impegnate a confrontarsi sul delicato tema della corruzione.
Schifani contro i processi mediatici – Un dibattito che andrà portato in Parlamento ha sottolineato Schifani proprio perché riguardante due temi di valore costituzionale entrambi importanti come la libertà di stampa e la privacy. "Non deve essere più consentito di indugiare su episodi che non solo non riguardano soggetti indagati o imputai ma che non sono funzionali alle notizie che meritano di essere diffuse" ha precisato il Presidente del Senato, scagliandosi soprattutto contro i processi mediatici che mettono in secondo ordine la dignità delle persone, e riportando così al centro dell'agenda politica il tema della pubblicazione delle intercettazioni.
Per Donadi è solo un tentativo di imbavagliare la stampa – La riforma della giustizia infatti è un tema di cui si discute da anni e che periodicamente viene alla ribalta accelerando lo scontro politico. La proposta di Schifani per quanto generica si colloca nello stesso filone di discussione avviato con l'annuncio del Governo Monti di voler varare una riforma anticorruzione come elemento fondamentale per il rilancio del Paese. Contro le parole di Schifani si è scagliato il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi accusando il Presidente di essere "il paladino del bavaglio che si dedica all'approvazione di una legge che vuole imbavagliare la stampa e coprire le malefatte delle tante cricche". Donadi consiglia a Schifani di "dedicarsi alle norme contro la corruzione e al taglio dei costi della politica".