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Scarpe da running: ecco come scegliere quelle giuste

Scegliere la scarpa giusta per il running è un’operazione delicata e che contribuisce alla prevenzione degli infortuni. Ecco alcune indicazioni di base per non commettere errori.
A cura di Mirko Cafaro
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Alte, basse, poco ammortizzate, minimaliste, superleggere: esistono innumerevoli modelli di scarpe da running per altrettanti molteplici tipi di piedi. Individuare la tipologia giusta non è affatto facile ed una scelta sbagliata può causare un cattivo appoggio del piede e conseguenti problemi al corridore di turno: fastidiose tendiniti, dolori cervicali e squilibri posturali sono solo alcuni esempi.

Il giudizio estetico, quindi, deve inevitabilmente andare in secondo piano per lasciare il posto alle componenti tecniche. Il primo passo per scegliere la giusta scarpa da running sarà allora capire che tipo di piede abbiamo tramite una prova molto semplice e praticabile anche tra le mura domestiche: il test del bagnato.

Si riempie con dell’acqua un recipiente basso, vi si immerge la pianta del piede che poi si va a poggiare su un cartoncino di carta bianca. A seconda dell’impronta che si otterrà, si riconosceranno le tre diverse forme dell’arco del piede:

Arco piatto (basso): la pianta appare completa sul foglio, uniforme. L’arco collassa interamente sulla superficie provocando un eccessivo movimento del piede ed aumentando il rischio di infortuni. È il caso degli iperpronatori, comunemente conosciuti come “piedi piatti” e necessitano di una calzatura stabile, con intersuole a doppia intensità che sostengano l’arco, o di massimo controllo, particolarmente indicate per i runners sopra i 90 kg.

– Arco normale (medio): l’impronta presenta circa meta dell’arco. È il caso del normale pronatore, portato a ruotare verso l’interno la caviglia, fondamentale per assorbire gli shock. In questo caso è possibile calzare qualsiasi tipo di scarpa, con una preferenza per quelle ammortizzanti/neutre, senza supporti supplementari. In caso di ritmi particolarmente veloci si può optare, invece, per delle ultraleggere.

– Arco alto: se si vede appena la zona anteriore del piede ed una sottile striscia sul lato esterno, si è ipopronatori o supinatori. Vuol dire che le gambe sono particolarmente sollecitate perché gli shock della corsa vengono assorbiti in misura minore a livello del piede per il mancato collassamento dell’arco. Le calzature più adatte in questo caso sono le ammortizzanti neutre con un’intersuola morbida che faciliti la pronazione.

Stabilita la tipologia del piede, rima di procedere con la scelta della scarpa, saranno da prendere in considerazione anche peso, distanza percorsa, velocità di percorrenza, tipo di Utilizzo (gara o allenamento, pista o asfalto, sterrato…).

Il passo successivo è abbastanza intuitivo: recarsi in un negozio specializzato e con il supporto di un commesso specializzato, individuare il modello più adatto alle proprie esigenze tenendo in considerazione tutte le informazioni raccolte.

photo credit: Nic Taylor Photography via photopin cc

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