Scarichi dei bagni sui binari, carabinieri sequestrano 30 vagoni a Trenitalia

I treni "smaltivano illecitamente rifiuti speciali non pericolosi, quali reflui dei servizi igienici contenuti nei serbatoi, attraverso lo scarico sui binari della tratta ferroviaria gestita da Trenitalia che si attiva quanto la velocità del rotabile supera i 40 chilometri orari". Con questa motivazione i carabinieri del Noe questa mattina hanno provveduto a sequestrare ben 30 vagoni ferroviari a Trenitalia in servizio sulle tratte pugliesi. L'ordine di sequestro è stato firmato dal gip di Bari su richiesta del pm della Procura del capoluogo pugliese, Baldo Pisani, che indaga sul caso ipotizzano il reato di violazione di norme ambientali.
Nel mirino dei magistrati e dei militari del Nucleo operativo ecologico in particolare i treni regionali Minuetto e Vivalto che prevedono lo scarico dei bagni usati dai passeggeri direttamente sui binari della ferrovia. Nel fascicolo d’inchiesta sono indagati per violazioni al codice dell’ambiente il direttore generale e il responsabile manutenzione e pulizia di Trenitalia Puglia. Per il momento il sequestro è limitato ai convogli usati sulle tratte Taranto-Brindisi, Bari-Taranto e Lecce-Bari per un valore totale di 40 milioni di euro, ma vista la diffusione dei modelli di treni la questione potrebbe allargarsi ad altre regioni.
L'inchiesta infatti era partita su input del Comando carabinieri tutela ambiente di Roma che ha chiesto all’inizio di ottobre di valutare in tutta Italia il fenomeno degli scarichi su strada ferrata. I carabinieri di Bari sono stati i più rapidi controllando i treni di tutte le compagnie e appurando che solo i treni Minuetto e Vivalto di Trenitalia sono risultati non a norma con un grave rischio ambientale e igienico-sanitario perché i liquami biologicamente contaminati vengono sparsi sulla rete ferroviaria.
"Siamo rispettosi del lavoro della magistratura e fiduciosi che presto sarà fatta giusta luce sulla vicenda. Tutti i nostri treni, infatti, sono conformi alle normative europee che dettano specifiche tecniche anche in relazione ai servizi igienici. Stiamo in ogni caso attivando tutte le opportune misure per ridurre al minimo i disagi per i nostri clienti" hanno spiegato da Trenitalia che sta allestendo bus sostitutivi in attesa che venga esaminata la richiesta di dissequestro. "Non c'è alcun obbligo giuridico di porre a disposizione dell’utenza i servizi igienici su tratte con tempi di percorrenza medi di circa 25 minuti, assimilabile a un servizio metropolitano piuttosto che a un trasporto ferroviario" spiegano dall'azienda assicurando che i bagni dei treni resteranno chiusi fino a fine inchiesta.