Scandalo Windjet, 14 indagati: c’è anche Pulvirenti, ex patron del Catania
La Procura della Repubblica di Catania ha messo sotto inchiesta 14 persone, tra le quali anche Antonino Pulvirenti, l’ex presidente del Catania calcio, per bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della compagnia aerea low cost Wind jet, ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro. A rivelarlo una nota della procura etnea, che ha spiegato come nei confronti degli indagati siano stati emessi anche avvisi di garanzia. L’indagine è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Catania.
Le indagini, condotte con la collaborazione dei consulenti tecnici nominati dall'autorità giudiziaria ha permesso di ricostruire le vicende societarie che hanno portato all’aggravamento dello stato di dissesto della Wind Jet s.p.a. per più di 160 milioni di euro "per effetto di operazioni dolose compiute a partire dal 2005". Grazie ad acquisizioni documentali, accertamenti bancari e rogatorie internazionali svolte in Lussemburgo, Francia e Regno Unito è emerso che la società già dal 2005 aveva riportato ingenti perdite che non le permettevano più di operare sul mercato in mancanza di immissione di capitali, essendo insufficienti le ricapitalizzazioni effettuate.
Le perdite, tuttavia, sarebbero state occultate nel bilancio al 31 dicembre del 2005 con un’artificiosa operazione di valorizzazione del marchio WJ consistita nella cessione – e retrocessione dopo alcuni anni – del marchio Wind Jet in favore della Meridi s.p.a.