“L’attrice Julie Gayet incinta del presidente Hollande”
“Gli affari privati si trattano in privato”: così, nel corso dell’attesa conferenza stampa di ieri, il presidente francese Francois Hollande si è rifiutato di rispondere alle domande sulla presunta relazione d’amore tra lui e l’attrice Julie Gayet. Un presunto tradimento della compagna Valerie Trierweiler che per questa vicenda sarebbe finita in ospedale. Anche sulla compagna Hollande ha tagliato corto: “Sta riposando, e non ho altro da dire”. E il presidente ha chiarito anche che non si saprà nulla fino all’11 febbraio, data del viaggio negli Stati Uniti, in cui dovrebbe essere presente anche la premiere dame. Ma intanto lo scandalo che ha travolto Hollande si colora di nuovi dettagli.
La presunta gravidanza dell’attrice – Secondo quanto scrive via Twitter un blogger francese che cita un giornalista della rete tv M6, la presunta amante di Hollande sarebbe incinta di quattro mesi. Il figlio sarebbe del presidente, ma in ogni caso il “pettegolezzo” per ora non ha trovato alcuna conferma. La notizia è stata rilanciata anche dal britannico Daily Mail che ha scritto che un portavoce della rete M6 ha negato di essere a conoscenza di dettagli sulla presunta gravidanza, mentre l'Eliseo non ha voluto rilasciare alcun commento sulla questione.
UPDATE – L’attrice Julie Gayet, presunta amante di Hollande, ha querelato il settimanale Closer per le foto rubate degli incontri con il presidente francese. Secondo la radio RTL, l'attrice 41enne avrebbe deciso di querelare Closer dopo aver già sporto denuncia contro ignoti lo scorso mese di marzo, al fine di identificare chi fosse all'origine di una notizia diffusa su Internet che le attribuiva una relazione con Hollande. Da parte sua il presidente ha detto ieri in conferenza stampa che malgrado l’oltraggio non avrebbe querelato il settimanale. Intanto la notizia della presunta relazione col presidente è già costata alla Gayet il posto di giurato per i borsisti dell’Accademia di Francia a Villa Medici a Roma. La revoca è stata decisa dal ministro della Cultura.