Scajola assolto per la compravendita della casa al Colosseo
L'ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola è stato assolto dai giudici del tribunale di Roma nell'ambito del processo sulla vicenda della compravendita della casa al Colosseo. Secondo la sentenza della Corte infatti il fatto non costituisce reato. Per la famosa casa in via del Fagutale con vista Colosseo comprata a sua insaputa, Scajola era accusato di finanziamento illecito a parlamentare. Nell'ambito dello stesso processo assolto anche l'altro imputato, l'imprenditore Diego Anemone, in questo caso però per sopraggiunta prescrizione del reato contestato. Per l'ex ministro e l'imprenditore il pubblico ministero nella sua requisitoria aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione e una sanzione da due milioni di euro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infatti, Anemone avrebbe pagato una parte della somma poi versata nel luglio del 2004 per acquistare l'immobile con vista sul Colosseo. Per i Pm "Non é proprio possibile credere alla tesi della difesa secondo cui Claudio Scajola non si é reso conto che qualcuno al suo posto versasse una somma così enorme per l'acquisto dell'immobile"
La difesa – La difesa di Claudio Scajola invece aveva sempre sostenuto che il processo non si sarebbe mai dovuto celebrare per l'assenza di prove. Secondo i legali dell'ex ministro infatti non ci sono evidenti correlazioni tra i movimenti di denaro del gruppo Anemone e i pagamenti effettuati per l'acquisto della casa. Della stessa idea anche Scajola che dopo la sentenza al telefono con Berlusocni ha commentato: "Ho sempre detto la verità. Questo processo non doveva neanche cominciare perché era tutto prescritto: la decisione del giudice di assolvermi assume ancora maggior valore". La vicenda della casa, da lui spiegata inizialmente come un pagamento "a mia insaputa", aveva costretto Scajola adimettersi da Ministro nel 2010.