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Sarkozy e Hollande, il duello in tv senza esclusione di colpi (VIDEO)

Confronto senza esclusione di colpi ieri sera tra i due candidati alle presidenziali francesi nell’atteso dibattito televisivo dove non è mancata una polemica sull’Italia e l’amicizia con Silvio Berlusconi.
A cura di Antonio Palma
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Sarkozy e Hollande, il duello in tv senza esclusione di colpi

Un duello televisivo molto atteso quello andato in scena ieri sera tra i due candidati alle Presidenziali francesi, Nicolas Sarkozy e Francois Hollande e che non ha certo deluso le aspettative. I due contendenti alla poltrona dell'Eliseo non si sono risparmiati frecciatine e attacchi frontali senza cercare alcuna mediazione né moderazione dando vita ad uno scontro duro e diretto. Nelle oltre tre ore di dibattito in diretta tv il presidente uscente e lo sfidante socialista hanno affrontato tutti i temi caldi del momento, dalla crisi economica all'occupazione, dalla politica energetica agli immigrati con un siparietto che ha riguardato direttamente il nostro Paese e l'ex Premier Silvio Berlusconi.

Hollande più sicuro, Sarkozy più teso – Secondo gli analisti ad aggiudicarsi in parte lo scontro televisivo è stato il socialista Hollande mostratosi più sicuro e rassicurante rispetto ad un Sarkozy molto teso e nervoso. Il Presidente uscente ha più volte reagito con nervosismo alle parole del rivale etichettandole spesso come menzogne . L'attacco al rivale è partito però proprio da Hollande che ha imputato alla Presidenza di Sarkozy di aver spaccato il Paese con politiche dissennate. "Lei in questi cinque anni ha spaccato la Francia mentre io farò tornare la concordia tra la gente" ha detto Hollande, accusato invece dal rivale di avere formule vuote e senza sostanza.

Lo scontro sulla crisi e le politiche per la crescita – Lo scontro più duro come era intuibile c'è stato sulla crisi economica e il deficit del bilancio pubblico, ma anche sulla disoccupazione e le politiche sociali, con i due contendenti al secondo turno delle Presidenziali francesi che si sono fatti una guerra di cifre imputandosi l'un l'altro di mentire sui numeri reali. In generale Hollande ha potuto avvalersi della carta della novità e del rinnovamento in una situazione di crisi dove il cambiamento sembra quasi necessario. Sarkozy è sembrato molto sulla difensiva intento a rintuzzare gli attacchi alla sua politica e mostrando qualche cenno di replica solo sull'immigrazione e le politiche energetiche della Francia.

Le amicizie con Silvio Berlusconi – Non è mancato un accenno alle politiche in campo europeo con il riferimento alla locomotiva economica tedesca, ma anche all'Italia e all'ex Premier Berlusconi. E' stato Hollande ad introdurre il tema italiano nel dibattito ricordando "la pessima gestione" del Governo Berlusconi e la presunta amicizia dell'ex Premier con Sarkozy, rinnegata dallo stesso presidente francese. Hollande invece ha citato Mario Monti come modello positivo che crede nella crescita e non solo nel risanamento, promettendo in caso di vittoria di essere lungimirante per il futuro della Francia.

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