Sarah Scazzi: la difesa di Sabrina vuole che Misseri torni nel garage degli orrori
L’udienza di oggi relativa al processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010, è stata dedicata alle richieste dell’accusa e della difesa di integrazione dei mezzi in prova. Il pm Mariano Buccoliero ha chiesto di ascoltare di nuovo il colonnello dei carabinieri del Ros Paolo Vincenzoni e il perito tecnico Giovanni Leo riguardo la questione delle celle telefoniche e l’analisi del telefonino di Sarah. Le difese di Sabrina Misseri e di Cosima Serrano, imputate per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, hanno invece sollecitato un sopralluogo della Corte d’assise nel garage di via Deledda appartenente alla famiglia Misseri insieme a Michele, imputato di concorso in soppressione di cadavere e che ripetutamente, anche nelle ultime udienze del processo, si è attribuito la responsabilità dell’omicidio. Questo perché, come spesso Misseri ha sostenuto, il 15 ottobre 2010 lui non era in buone condizioni fisiche. Lo “zio Michele” ha detto di essere stato “drogato”, sotto l’effetto di tranquillanti e dunque di non essere stato lucido nel sopralluogo fatto quel giorno con il pm.
Le altre richieste che saranno esaminate dalla Corte – Un altro sopralluogo, nel corso di questa udienza a Taranto, è stato chiesto dall’avvocato Lorenzo Bullo, difensore del fratello di Michele, Carmine Misseri, che come lui è imputato di concorso in soppressione di cadavere. L’avvocato ha chiesto un sopralluogo nella zona del pozzo in contrada Mosca dove venne sepolta Sarah Scazzi e nella zona dell’albero di fico. L’avvocato del nipote di Misseri ha invece chiesto di poter produrre una valutazione scientifica sull’autopsia eseguita dal medico legale Luigi Strada. Inoltre la difesa di Sabrina Misseri ha chiesto anche di riascoltare Alessio Pisello, un amico della giovane detenuta (ma anche di Sarah e di Ivano Russo), in particolare su “sopraggiunti interessi affettivi di Ivano nei confronti delle altre ragazze” e Michele D’Ippolito, proprietario del pub in cui si trovavano le due cugine il giorno prima del delitto. Tutte queste richieste saranno esaminate dalla presidente della Corte Rina Trunfio: la prossima udienza del processo è prevista per l’8 gennaio.