Sarah Scazzi, al via oggi l’udienza preliminare
È cominciata oggi, in seguito alla decisione della Cassazione di non spostare il processo da Taranto, la terza seduta dell’udienza preliminare per l’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010.
Nell’aula Alessandrini del Palazzo di giustizia di Taranto sono presenti, tra i 13 imputati del processo, le due detenute con l’accusa di omicidio volontario Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano oltre a Michele Misseri, suo fratello Carmine e il nipote Cosimo Cosma accusati con le due donne di concorso in soppressione di cadavere. Manca invece la mamma di Sarah, Concetta Serrano, che ha annunciato tramite i suoi legali una conferenza stampa ad Avetrana dopo la conclusione dell’udienza di oggi.
Tra gli imputati ci sono anche quattro avvocati accusati a vario titolo di favoreggiamento personale, intralcio alla giustizia, soppressione di atti veri e infedele patrocinio (tra questi Emilia Velletri, ex legale di Sabrina, è presente in aula) e quattro presunti favoreggiatori di Giovanni Buccolieri, il fioraio di Avetrana che dichiarò prima di aver visto Cosima costringere Sarah a salire nella sua auto per poi rimangiarsi tutto dopo qualche giorno.
Le prime due sedute dell’udienza si sono tenute il 29 agosto e il 10 ottobre ma entrambe non sono proseguite proprio a causa della richiesta dei difensori di Sabrina di spostare il processo in un’altra sede. Oggi, con la terza delle sedute preliminari si riaprono i termini di custodia cautelare per Sabrina e per Cosima che potenzialmente potrebbero presto tornare libere. Nel caso specifico di Sabrina che è in carcere dal 15 ottobre 2010 i termini scadono il prossimo 28 novembre per cui, entro tale data, il gup Pompeo Carriere dovrà far conoscere le sue decisioni.
Le novità rispetto all’udienza precedente riguardano soprattutto le motivazioni della Cassazione che ha giudicato irrisori gli indizi a carico delle due imputate principali sostenendo la necessità di rivedere le accuse nei confronti delle due donne: sarebbero presenti infatti una serie di punti deboli nella ricostruzione fatta dal tribunale del Riesame che alleggeriscono la posizione delle due.
A rendere il tutto poco chiaro non possono poi non essere considerate le continua autoaccuse dello zio di Sarah Michele Misseri che, anche dopo la scarcerazione, si è barricato in casa e ha continuato ad urlare la sua colpevolezza.
L'avvocato Valter Biscotti, durante una pausa dell'udienza di oggi, ha commentato con i giornalisti parlando di "importanti sentenze della Cassazione":
Se posso permettermi di esprimere una valutazione come difesa della famiglia Scazzi, ritengo che comunque anche da quelle sentenze emerge un quadro assolutamente non svilito dal punto di vista accusatorio.