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Sarà Angelo Scola la “testa di serie” europea al Conclave?

Secondo indiscrezioni, potrebbe essere l’Arcivescovo di Milano il candidato principale del Vecchio Continente.
A cura di Davide Falcioni
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In un lungo articolo de Il Fatto Quotidiano Francesco Antonio Grana rivela i retroscena dell'elezione del prossimo Papa. Il Conclave deve ancora iniziare, ma a quanto pare in questi giorni si infittiscono le riunioni e le cene tra i cardinali: "Il Papa si decide a tavola. E prima che sia troppo tardi, ovvero che inizi la clausura tra la Cappella Sistina e Casa Santa Marta, l’albergo vaticano voluto da Giovanni Paolo II per ospitare i cardinali elettori durante il conclave. In quei giorni, infatti, ci sarà solo il tempo per pregare e per votare in attesa della fumata bianca. Il vero preconclave si svolge questa settimana nelle cene che freneticamente si ‘celebrano’ tutte le sere e a cui difficilmente anche il più restio dei porporati si può rifiutare per non turbare i rapporti con il grande elettore di turno. Gli inviti fioccano in modo impressionante, nonostante la gola sia un peccato capitale. E Dio solo sa il ruolo fondamentale che, come nel conclave del 2005, assumeranno i rigatoni alla norcina. E’ davanti a questo piatto, infatti, cucinato meravigliosamente in un noto ristorante di Borgo Pio, frequentato prima della sua elezione anche da Joseph Ratzinger, che spesso i cardinali elettori, la sera, dibattono su nomi e profili idonei a indossare l’abito bianco".

E la cordata italiana dei cardinali avrebbe espresso il nome di Angelo Scola, che dovrebbe essere "testa di serie" del vecchio continente dopo Ratzinger nel 2005. Scola entrerebbe nel Conclave con il benestare delle diocesi di Milano e Venezia, le più importanti, avendo dato alla chiesa 5 papi nel ‘900. Per Scola si starebbero muovendo tre nomi importanti: Angelo Sodano (ex presidente della Cei),  Camillo Riuni e Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che al nuovo Papa chiederà la rapida canonizzazione di Giovanni Paolo II.

Scola in effetti si sta muovendo molto bene: vive nascosto ai media di tutto il mondo e si sottrae alla spettacolarizzazione dell'evento, mentre il suo portavoce Don Davide Milani sta facendo l'esatto contrario, ostentando sicurezza e sbeffeggiando ib giornalisti che fotografano l'arrivo dei cardinali a Roma: "Il circo", ha scritto sotto uno scatto postato sulla sua pagina facebook che ritraeva la ressa di fotografi e operatori tv dietro i porporati.

Ma chi è Angelo Scola? Italiano, nativo di Malgrate, 71 anni, cardinale dal 2003, Scola è figlio di un camionista e di una casalinga. Ha studiato teologia a Friburgo e ha collaborato alla nascita della rivista Communio fondata nel 1972 dai teologi Joseph Ratzinger, Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac, Jean-Luc Marion. Negli anni della sua formazione ha partecipato attivamente a Comunione e Liberazione, movimento fondato da don Luigi Giussani. Nel 1995 il Papa polacco lo nomina Rettore della Pontificia Università Lateranense e Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Nel gennaio 2002 diventa Patriarca di Venezia e nel giugno 2011 Arcivescovo di Milano. In entrambe le diocesi ha ricevuto la visita pastorale di Benedetto XVI: a Venezia nel 2011 e a Milano l’anno dopo.

Secondo il giornalista de Il Fatto, "Certo è che Scola potrebbe raccogliere moltissimi voti nel campo europeo a iniziare da quello dell’Arcivescovo di Vienna ed ex alunno del professore Ratzinger Christoph Schönborn che potrebbe rivelarsi il vero grande elettore dell’Arcivescovo di Milano. Ma solo perché l’ottantaduenne Ruini non sarà nella Sistina".

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