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Santoro e la Rai: è divorzio. Stop ad Annozero, il giornalista verso La 7

Annozero cancellato dal palinsesto di Raidue per il prossimo autunno, Michele Santoro e l’azienda di servizio pubblico hanno convenuto di rescindere il contratto del conduttore che potrebbe trasferirsi su La7 assieme a Marco Travaglio e Vauro.
A cura di Alessio Viscardi
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Michele-Santoro

Annozero non andrà più in onda su Raidue e probabilmente Michele Stantoro, Marco Travaglio e Vauro firmeranno un nuovo contratto con La7 per trasferire il talk-show di approfondimento politico sul network di Telecom. La notizia arriva improvvisa, ma è certa: nel palinsesto autunnale della seconda rete pubblica manca Annozero, confermata – invece – la presenza di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.

In una nota diramat dal cda della Rai si legge che l’emittente di servizio pubblico e Michele Santoro “hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione”. Nel proseguo della nota, la Rai chiarisce che il lungo conflitto tra l’azienda e il conduttore sarebbe potuto sfociare in un rinvio alla “sede giudiziaria”, così le due parti hanno convenuto di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma che aveva permesso il reintegro di Santoro dopo l’allontanamento successivo al famigerato “editto Bulgaro”.

Le voci del passaggio di Michele Santoro a La7 giravano da parecchi mesi, ma il direttore del Tg dell’emittente, Enrico Mentana, parla di una “situazione magmatica” davanti alla quale ogni previsione è prematura. Domani mattina, Michele Santoro e il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, forniranno maggiori informazioni in conferenza stampa.

Che Michele Santoro abbia recepito il consiglio di Beppe Grillo, che lo invitava a chiudere Annozero? Fatto sta che questa stagione televisiva è stata tesissima, come dimostrano i diversi scontri tra Marco Travaglio e Maurizio Belpietro in trasmissone. Più volte, il conduttore aveva lamentato le difficoltà di andare in onda con le limitazioni imposte dall’azienda e con le ingerenze dai vertici, come la telefonata a inizio puntata dell’ex-dg Rai, Mauro Masi.

In mattinata, il vice direttore generale Antonio Marano, responsabile per l’offerta televisiva, ha incontrato di direttori delle tre reti televisive del servizio pubblico. Il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, avrebbe tentato senza successo di allungare i giorni di programmazione del programma di Fabio Fazio, “Che tempo che fa”, anche al lunedì sera. È riuscito, però, a evitare ingerenze sull’attuale orario di messa in onda, che sembrava dovesse subire variazione per favorire la prima serata di Raitre.

Il palinsesto autunnale Rai vede confermati altri programmi “scomodi” come Ballarò, Report e Parla con me. Ma i contratti non sono ancora stati denfiniti. È già iniziata la scia di polemiche successive alle decisioni del cda Rai: l’Adnkronos riferisce di una guerra intestina con i direttori di Raiuno, Raidue e Raitre a causa delle pesanti modifiche apportate ai palinsesti autunnali.

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