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Santanché divide il Governo: salta l’elezione del vicepresidente della Camera

Slitta l’elezione della candidata dal Pdl a vicepresidente di Montecitorio. Un voto che rischiava di far deragliare la maggioranza (Pd, PDL e Scelta Civica).
A cura di Biagio Chiariello
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E' stata ufficialmente rinviata sulla elezione del vicepresidenza della Camera. Il motivo è presto detto: la
maggioranza ha preferito uscire dall'empasse causata dal nome non condiviso da tutti: quello di Daniela Santanché. Meglio un rinvio, dunque. E su questo tutti sono sembrati d'accordo, o quasi. La maggioranza con Pd, Pdl e Scelta civica, concorde sul fatto che la "pitonessa" berlusconiana, sarebbe uscita molto probabilmente sconfitta dal voto dell'aula. Contro il rinvio invece hanno votato Fdi, Lega, Sel e M5s. "Noi siamo pagati per lavorare, non per rinviare. Mi appello a tutti" i gruppi in Parlamento, "qui si continua a rinviare e non si affronta un problema, e poi saremmo noi gli irresponsabili?" aveva detto Riccardo Nuti, capogruppo del M5S, nell'intervento in Aula in cui si è opposto al rinvio dell'elezione del quarto vicepresidente della Camera. "Con questa maggioranza tutto si rinvia nulla si decide", aveva scritto la Santanchè in mattinata, quando il rinvio sulla vicepresidenza della Camera sembrava essere già più che un'eventualità.

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