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Salvini pronto a portarsi i rifugiati “a casa sua” (sul serio)

Il leader della Lega in tv: “Accogliere chi scappa dalla guerra? Sì subito, anche a casa mia, ma verifichiamo quali sono i Paesi dove sono in atto conflitti”.
A cura di Redazione
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“Accogliere chi scappa dalla guerra? Sì subito, anche a casa mia, ma verifichiamo quali sono i Paesi dove sono in atto conflitti”. Con queste parole Matteo Salvini ha risposto ad una domanda postagli durante la sua partecipazione alla trasmissione televisiva di RaiTre AgoràEstate. Il leader leghista, nel ribadire il suo pensiero sulla questione immigrazione, ha anche aggiunto “nel mio appartamento ospiterei un profugo, anche se ho un bilocale”, ribadendo però il giudizio netto sulle politiche del Governo Renzi e chiosando: “Chi vuole i clandestini, li accolga a casa sua”.

Non si tratta, ovviamente, di una considerazione “nuova”, dal momento che il leader leghista ha sempre specificato che, nella sua lettura, i profughi vanno accolti (pur chiedendo un controllo serrato per verificare “chi scappa effettivamente dalla guerra”), tuttavia è di un certo impatto il riferimento “personale”. Che riprende quello che è ormai un paradossale tormentone dei “contrari” all’accoglienza, quel “portateli a casa tua” di cui sono piene bacheche facebook e commenti twitter.

La linea della Lega Nord, ovviamente, non cambia, come testimoniato dall'intervento di ieri al Parlamento Europeo:

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