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Salvini: “L’antifascismo è roba da libri di storia, una cosa superata”

Il leader del Carroccio sfida Renzi: “Se vinciamo nelle regioni rosse dovrà andare a casa”.
A cura di Davide Falcioni
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L'antifascismo? "E' una roba da libri di storia, una cosa superata. Come l'anticomunismo. Poi se andiamo a vedere i comunisti hanno ammazzato più persone dei fascisti". Il Salvini-pensiero è andato in onda su Radio 24, nel corso della puntata odierna de La Zanzara. Il leader del Carroccio ha lanciato l'offensiva in vista delle elezioni regionali di maggio e colto l'occasione per attaccare Matteo Renzi: "Se vinciamo in una delle regioni rosse c'è qualcuno che a Palazzo Chigi dovrebbe chiedere scusa e dimettersi. Abbiamo la Lega ai massimi storici, raddoppiamo gli iscritti. Andiamo a vincere in Veneto e puntiamo anche alla Liguria e alla Toscana".

In merito a un ritorno in campo di Silvio Berlusconi dopo la conferma dell'assoluzione nel processo Ruby il leghista è stato chiaro: "Bisogna guardare avanti, Berlusconi leader del centrodestra sarebbe come tornare indietro". L'ex cavaliere – precisa – "può essere ancora importantissimo, ma io guardo avanti". Rispetto alle elezioni regionali: "Il 31 maggio è una data che dimostra che questi hanno paura. E' una data demenziale, nel bel mezzo di un ponte, scelta dalla sinistra che ha paura e vuol far votare meno gente possibile: ma li stupiremo". "Tra un pò voteremo a Ferragosto e Renzi organizzerà i pullman della Coop".

E a proposito delle alleanze con Casapound e dell'antifascismo: "E' un dibattito vecchio. Se un movimento di sinistra condivide le nostre battaglie parlo anche con quello, come con Casapound". E lo imbarazza se il leader di Casapound sostiene di essere mussoliniano?: "No, mi incuriosiscono come quelli che vogliono rifondare il comunismo. Alleati? Sono solo venuti a parlare, condividono alcune battaglie…". "In Italia – conclude Salvini – ci sono troppe zecche rosse. Due militanti della Lega aggrediti a Cagliari da una quindicina di zecche rosse, l'altro giorno io assediato a Genova". "Le zecche sono quelli che si annidano tra i peli del cane e decidono chi è democratico e chi no. Tutti i centri sociali occupati illegalmente vanno sgomberati".

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