Salvini: “Di Maio persona onesta e concreta con cui lavoro bene, altri dei 5 Stelle no”
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervistato ad Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia in corso a Roma, parla del MoVimento 5 Stelle e dell’altro vicepresidente del Consiglio: “Io non lo conoscevo, fino a maggio non avevo mai parlato con Luigi Di Maio. Ho trovato in lui una persona di parola onesta e concreta. Con cui sto lavorando bene, altri dei 5 Stelle no”. Parlando ancora del governo, Salvini spiega che l’esecutivo poteva essere allargato anche a Fratelli d’Italia, ma non a Forza Italia: “No, perché con Giorgia Meloni e FdI abbiamo condiviso battaglie e valori. Io mi ricordo la battaglia di Roma che abbiamo combattuto in due contro tutto e tutti”. Il leader della Lega assicura che per il Carroccio non c’è nessuna strategia del doppio forno, da una parte il M5s e dall’altra il centrodestra. “Con Berlusconi – precisa – parlo solo per fare accordi locali”.
Salvini parla ancora del governo e della prossima legge di bilancio: “Siamo al governo per starci cinque anni. Se l'anno prossimo pagheranno solo il 15 per cento del loro ricavato 1-1,5 milioni di italiani, sarebbe per me una enorme soddisfazione. Stiamo lavorando per far pagare almeno a un milione di italiani il 15 per cento del loro fatturato”. Salvini, parlando ancora di esponenti del M5s, non risparmia un attacco alla sindaca di Roma, Virginia Raggi: “Io, da utente di Roma, la penso come molti altri cittadini, e cioè penso che dalla Raggi si aspettassero molto di più. Ogni giorno in macchina è un rally”.
L’aggressione squadrista a Bari
Il ministro dell’Interno commenta anche quanto avvenuto a Bari, con l’aggressione ai danni dei manifestanti antirazzisti del corteo ‘Mai con Salvini’, portata avanti da alcuni militanti di Casapound identificati dalla questura: “Da ministro degli Interni ho il diritto-dovere di andare oltre la notizia dei giornali, quindi per capire bene mi baso solo sulle fonti dirette della polizia, altrimenti quest'estate avrei dovuto inseguire dei lanciatori di uova, che lanciavano uova a caso, anzi a cazzo. Ma se uno pesta un altro essere umano, può essere giallo, rosso o verde, il suo posto è la galera. Poi da ministro dell’Interno devo andare oltre la notizia”.
Olimpiadi 2026, la candidatura italiana ci sarà
Salvini non si arrende e ribadisce l’idea di una Olimpiade italiana, “di tutte le Alpi, che partisse in Piemonte e arrivasse in Veneto. Sarebbe stata una vetrina per tutto i mondo. Qualcuno ha avuto paura: ha sbagliato. Io non vivo la politica con paura e non ho perso la speranza. Una proposta olimpica italiana ci sarà. Farò di tutto perché queste olimpiadi italiane ci siano. E se il governo era disposta a fare la sua parte con tre, non vedo perché non dovrebbe farlo con due” città ad ospitarle.