Salvini: “Abbassiamo le tasse già nel 2018, poi introdurremo anche il quoziente familiare”
Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, pone al centro dei suoi obiettivi due temi: l’introduzione del quoziente famiglia e un abbassamento delle tasse che arrivi già in questo 2018. In un’intervista rilasciata a Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, dichiara: “Il mio obiettivo è arrivare alla fine di questo governo con l’approvazione del quoziente famiglia, ma intanto cominciamo ad abbassare le tasse”. Il ministro dell’Interno vuole quindi “introdurre il concetto di quoziente familiare, in modo da premiare la natalità e la scommessa sul futuro. Intanto il primo obiettivo è sostenere la parte produttiva attraverso un abbassamento delle tasse: se già riusciamo ad aiutare le partite Iva, i produttori, i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori, è un primo passo. Anche loro sono padri e sono madri, un euro di tassa in meno è un euro in più per i figli. L’obiettivo è quello di rendere il nucleo familiare un soggetto fiscalmente riconosciuto. Però già per il 2018 l’obiettivo è ridurre le tasse a un bel po’ di gente e questo sarà mantenuto”.
Sulla centralità della famiglia, il vicepresidente del Consiglio dà ragione al ministro Lorenzo Fontana che chiede più risorse per il suo dicastero: “Ha fatto bene a dirlo. Non basta l’etichetta, servono risorse. Peraltro un ministero dedicato alla disabilità è stata una mia precisa battaglia e un investimento della Lega che riguarda 4 milioni di persone. Abbiamo come modello le regioni dove governiamo. In Lombardia, ad esempio, garantiremo in questo anno scolastico l’asilo nido gratuito a 15 mila famiglie, e siamo la regione che investe di più in assistenza ai disabili, soprattutto i disabili gravi. Mi piacerebbe che questo modello fosse portato a livello nazionale. Quindi è un ministero che ha bisogno di quattrini e faremo in modo di farglieli avere”.
C’è poi il capitolo riguardante i temi etici: “La Lega – afferma Salvini – è per la libertà di educazione, per il diritto alla vita, per la difesa della famiglia naturale. Ma siccome i nostri alleati su questo non sempre la pensano come noi, accontentiamoci che non vengano fatti altri danni. In certi campi meglio non fare niente che fare danni. Poi nella suddivisione del governo, abbiamo scelto il ministero della Famiglia e della disabilità; il ministero dell’Interno, che si occupa anche di discriminazioni e tematiche gender; il ministero dell’Istruzione per dare una chiara impronta alla libertà di educazione e al rispetto di alcuni princìpi. Quindi nei limiti del contratto, rispettando le sensibilità diverse, cerchiamo di tenere alti alcuni principi”.
Tra questi principi, secondo la visione della Lega, c’è la volontà di “bloccare in ogni modo qualsiasi tentativo di legittimare l’utero in affitto”. Il ministro dell’Interno afferma che sta lavorando, chiedendo un parere all’avvocatura di Stato, sul tema delle trascrizioni dei figli di coppie omosessuali, già avvenute in alcuni comuni italiani. “La mia posizione è fermamente contraria. Per fare un esempio: la settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre’. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no. Difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna. Eserciterò tutto il potere possibile”.
Gli attacchi dei giornali cattolici
Il vicepresidente del Consiglio risponde anche agli attacchi lanciati nei suoi confronti da alcuni giornali cattolici, come Famiglia Cristiana e Avvenire. “Sono attaccato violentemente da Famiglia Cristiana, Avvenire e una parte della gerarchia cattolica, e non capisco il perché; ma ricevo tantissime lettere di sostegno da preti e vescovi che mi incoraggiano ad andare avanti. Il miglior antidoto al razzismo è il rispetto delle regole. Io rispondo partendo dalla vita reale. A me interessa la sostanza, e il punto è che una immigrazione sotto controllo garantisce i diritti sia degli italiani sia degli immigrati. L’immigrazione degli anni scorsi porta invece caos, razzismo e scontro sociale. L’unico antidoto al razzismo – e gli italiani sono tutt’altro che razzisti – è riportare il rispetto delle leggi, delle regole, controllare chi entra e chi esce da questo Paese”.
Salvini parla anche del rosario, utilizzato durante un comizio in campagna elettorale: “A qualche mese di distanza posso dire che è stata una cosa né studiata né preparata. Quel rosario mi era stato regalato da un prete che cerca di salvare dalla strada le ragazze straniere, era un rosario fatto da una di queste ragazze vendute ai mercanti di sesso. Me lo porto sempre con me, e siccome era un comizio nella mia Milano, in piazza Duomo, dove più di una volta gli islamici si sono radunati in modo non rispettoso, mi è venuto spontaneo sotto la Madonnina prendermi un impegno a difendere i nostri valori. Mi sembrava una cosa normale”.