“Salviamo Excalibur”, il cane dell’infermiera spagnola colpita da Ebola
E’ diventato trend topic su Twitter , in Europa e soprattutto tra gli utenti spagnoli, l’hashtag #SalvemosExcalibur. Excalibur, appunto, è il cane di Teresa, l’operatrice sanitaria tornata dalla Sierra Leone e contagiata dall’Ebola, la prima malata d’Europa del famigerato virus che sta seminando morte in Africa. Oltre a lei, in Spagna sono sotto osservazione altre trecento persone. Tra cui il marito, Javier Limon, ed Excalibur, appunto. La coppia, infatti, viveva con l’animale che le autorità sanitarie spagnole ora vorrebbero abbattere. E in Rete immediatamente è iniziata la battaglia, con tanto di raccolta firme: "Mettere in quarantena o isolamento il cane dell'infermiera contagiata dall'ebola invece che sacrificarlo", si legge sul sito change.org. L’intenzione è quella di sacrificare Excalibur per precauzione, pur non avendo la certezza che sia stato infetto dalla padrona.
"Excalibur soppresso per precauzione? Allora facciano fuori anche me"
Per adesso Excalibur è stato lasciato praticamente in isolamento nella casa di Teresa e Javier: “Non ha problemi, ha tutta la casa per lui, la terrazza aperta per i suoi bisogni. Gli ho lasciato 15 chili di viveri ed acqua”, assicura l’uomo che ovviamente non ha dato l’autorizzazione alla Comunità regionale perché il cane sia abbattuto. “Minacciano di andare a casa con un ordine giudiziario. Ma allora che sacrifichino anche me. Dato che non sanno se ho l’ebola o meno, allora che facciano fuori anche me”, ha concluso. Anche il partito animalista iberico, Pacma, ha richiesto ufficialmente con una nota che il sacrificio del cane sia fermato. Sulla pagina di solidarietà verso l’animale è stato postata un’immagine ritrae un agente di polizia che identifica i manifestanti che all’ingresso della casa della coppia si oppongono alla soppressione di Excalibur. Ora rischiano di essere sanzionati con una multa di 6 mila euro.