Salta l’audizione di Berlusconi con i Pm che indagano sul caso Tarantini. Il Premier sarà impegnato a Strasburgo
Dopo solo tre giorni dall’annuncio della convocazione dei giudici, che avrebbero ascoltato Berlusconi martedì prossimo come parte lesa nell’indagine sulla presunta estorsione ai suoi danni, il Premier dà notizia che in quello stesso giorno, sarà impegnato a Strasburgo e a Bruxelles per parlare della manovra economica. Salta, quindi, l’incontro con i pm Curcio, Woodstock e Piscitelli, che avevano concordato il giorno dell’audizione con lo steso Premier proprio per rispettare i suoi impegni istituzionali.
Berlusconi, infatti, in mattinata dovrebbe incontrare a Bruxelles il Presidente del consiglio Ue, Herman Van Rompuy, e nel pomeriggio, a Strasburgo, il presidente della commissione europea, Josè Manuel Barroso. Al centro dei colloqui la crisi economica che sta attraversando tutta l’Europa e la manovra economica italiana in discussione in Parlamento. Il Presidente del Consiglio, dunque, non avrà nessuna possibilità di rispettare l’impegno preso con i giudici napoletani, come, invece, sembrava augurarsi il procuratore capo di Napoli, Lepore, il quale ha dichiarato di non aver avuto nessuna comunicazione ufficiale in tal senso e che “magari va la mattina e ritorna il pomeriggio” . Il procuratore, comunque, ha anche vagliato la possibilità dell’impedimento del premier, sostenendo che “se il premier è impegnato, faremo un altro incontro” e aggiungendo che “Berlusconi viene sentito come persona offesa e non come indagato quindi non c'è nessuna norma che lo obbliga a essere presente martedì”.
Proprio ieri Berlusconi, alla festa dei giovani del Pdl rispondendo ad alcune domande dei giornalisti sul caso Tarantini, aveva affermato di non temere le inchieste e aggiunto che nessuno può ricattarlo. Nonostante, poi, dal palco aveva attaccato i giudici e ancora una volta aveva dimostrato con le sue parole di mal digerire le intercettazioni, tutti erano in attesa di conoscere cosa sarebbe scaturito nell’interrogatorio di martedì, invece, tutto sembra essere almeno rimandato per legittimo impedimento.
Intanto, c’è qualcuno che sospetta che la sovrapposizione degli impegni non sia casuale, il portavoce dell’Italia dei valori, Leoluca Orlando ha dichiarato "Berlusconi evidentemente, ha qualcosa da nascondere ed ha fissato una riunione in sede europea proprio il giorno in cui doveva essere sentito dai magistrati di Napoli. Di cosa ha paura?". La pensa così anche Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, il quale è convinto che “il Presidente del Consiglio ancora una volta usa il suo ruolo per fatti privati”. Intanto tutti noi potremo ascoltarlo sicuramente prima dei magistrati, infatti, il Premier ha deciso di partecipare allo speciale di Porta a Porta per l’anniversario dell’11 settembre.